Reggina a metà strada fra Tribunale e FIGC. Cardona: "Attendiamo di sapere cosa fare"
Reggina a cavallo di un paradosso. Si potrebbe riassumere così il momento attuale del club calabrese e, per una volta, non parliamo di calcio giocato. Com'è noto da tempo la società in mano al patron Felice Saladini si trova nel mezzo ad una vera e propria diatriba giuridica. Da una parte il Tribunale di Reggio Calabria, con il quale è stato attivato un procedimento di ristrutturazione del debito ereditato dalla precedente proprietà e dall'altra la FIGC. Qual è il punto? Semplice: la Sezione Fallimentare del Tribunale ha impedito al club di adempiere al pagamento delle varie spettanze, entro i termini stabiliti dalle norme della Federazione, poiché «non rientrano tra quelli essenziali per la prosecuzione dell’attività d’impresa, né tra quelli funzionali ad assicurare la migliore soddisfazione dei creditori». Termini, questi, che se violati per due volte nella medesima stagione portano all'automatica estromissione di un club dalle competizioni.
Ecco, dunque, spiegato il paradosso sul quale, attraverso le colonne del Corriere dello Sport ha voluto prendere la parola il presidente della società amaranto, Marcello Cardona: "L’obiettivo è stato ed è quello di non violare i termini perentori previsti dalle NOIF, dopo aver rispettato tutte le procedure propedeutiche all’iscrizione al campionato. L’operato della proprietà è stato sempre funzionale alla trasparenza, alla legalità e alla sostenibilità finanziaria del club. Abbiamo avuto l’ispezione della Covisoc a metà febbraio fornendo tutti i documenti richiesti e non ci è stato contestato nulla finora. C’è un accertamento in corso e aspettiamo di conoscere il percorso che ci sarà richiesto di effettuare. Oggi la Reggina è in mezzo al guado: se torna indietro fallisce, se va avanti rischia di violare delle norme dell’ordinamento sportivo. Ma è il Tribunale che detta i tempi e in ogni caso abbiamo chiesto di poter pagare. Possiamo farlo".
Domani, in quest'ottica, sarà un giorno fondamentale perché è prevista la nuova deadline per i pagamenti da parte della FIGC.