Mignani: "Voglio fare del mio Cesena la mina vagante della B. Mercato? Un attaccante"
"Questa è una piazza diversa rispetto al mio passato, un allenatore intelligente si deve adattare all’ambiente in cui arriva. E io sarò diverso perché sono reduce da due esperienze che mi hanno fatto crescere molto": in una lunga intervista rilasciata dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, esordisce così il tecnico del Cesena Michele Mignani, approdato in bianconero lo scorso 20 giugno, dopo che era saltato l'accordo tra la società romagnola e mister D'Aversa, che ha sposato il progetto Empoli.
È comunque tempo di pensare agli obiettivi: "Mi piacerebbe recitare il ruolo di ambiziosa neo promossa: il mio obiettivo è essere la mina vagante del campionato. È giusto ripartire dal lavoro fatto lo scorso anno da Mimmo Toscano, perché la squadra sa giocare con quelle certezze tattiche, e perché la B mi ha insegnato che giocare con la difesa a tre ti mette più a tuo agio, è l’ideale per fronteggiare la proposta di gioco di tante squadre. Invece di partire in un modo e poi cambiare, come hanno fatto in tanti l’anno scorso, è meglio partire subito così: 3-4-2-1 o 3-5-2".
Andando alla rosa: "Se l’anno scorso la squadra con tanti ragazzi cresciuti nel vivaio ha vinto in Serie C, vuol dire che i giocatori sono pronti. L’idea è quella, devono dimostrarsi loro all’altezza, ce lo aspettiamo e ci crediamo. Soddisfatto per il mercato? Per quanto fatto finora sì, però manca qualcosa. In attacco e basta. A centrocampo è arrivato Bastoni e siamo a posto così".