Di Nunno: "La verità è che nessuno vuole comprare il Lecco. Ma non lo farò fallire"
“Sono io che me ne vado, non loro che mi cacciano e vedremo se chi arriva riesce a restare per sette anni facendo due promozioni”. Il patron del Lecco Paolo Di Nunno torna a parlare del possibile addio al club lombardo come riportato da Laprovinciaunicatv.it spiegando anche i sacrifici fatti: “Sono l’unico imbecille che si è mangiato tutto per il Lecco, ho venduto una casa a Milano e due magazzini a Cormano, ma ancora queste vendite non bastano a pagare tutto. Prima pago le tasse, poi pagherò i calciatori. Loro aspetteranno tanto non giocano più con la testa, è evidente”.
Il patron poi torna sulle voci di possibili acquirenti, il cinese Alex Lin e lo statunitense Jamie Welch, spiegando che nessuno sembra davvero interessato: “Gli americano continuano a chiedere una serie di documenti, del cinese non so niente. La verità è che nessuno vuole comprare il Lecco. - continua Di Nunno – Eppure basta pagare i quattro mesi ai giocatori e le spese dello stadio, parliamo di 4-5 milioni che diventano però solo un paio tra paracadute e fondi della Lega B che arriveranno”.
“Di sicuro io non faccio fallire questa società, ma se gli investitori latitano è perché sanno che la Serie C è una perdita di soldi. - conclude il numero uno lombardo - E dalla B non mi sono messo in tasca niente, mi sto vendendo gli appartamenti in centro a Milano, vi mando gli atti se volete”.