Angelozzi avverte i suoi: "Il Frosinone così come è deve stare nelle prime otto della classifica”
Lunga conferenza stampa in casa Frosinone con il direttore dell’Area Tecnica Guido Angelozzi che ha fatto il punto post mercato. Queste le sue parole, riprese dal sito ufficiale del club: “Posso dire che tutti gli obiettivi sono stati centrati. Cercavamo dei giocatori funzionali, altri che volevano andare via li abbiamo accontentati. Abbiamo sostituito Beghetto con Luigi Vitale che conoscevo benissimo, era stato con noi (allo Spezia, ndr) lo scorso anno. Volevamo degli esterni, abbiamo preso sia Millico che Brignola. E siamo riusciti con una trattativa anche abbastanza lunga a prendere anche Pietro Iemmello. Mi preme evidenziare che questo non è il mio Frosinone ma il Frosinone del presidente Maurizio Stirpe. Il Frosinone si identifica con lui. Quanto agli obiettivi, cercheremo di dare soddisfazioni ai tifosi. Con il nostro allenatore abbiamo condiviso tutte le scelte, operate insieme con Nesta e la proprietà. Nesta è pienamente centrale al progetto. Ci siamo confrontati, anche perché ultimamente stiamo impiegando due moduli: il 3-5-2 classico e, in qualche partita, il 4-3-3. Avevamo quindi bisogno degli esterni e come detto sono arrivati sia Millico che Brignola che si sommano a Tribuzzi e Ciano, quando quest’ultimo rientrerà dall’infortunio. In quasi tutti i ruoli abbiamo le coppie, nei centrali magari anche qualche soluzione in più”.
E a proposito dell'arrivo di Pietro Iemmello: "La trattativa è nata prima di Natale. Pietro mi ha chiamato per farmi gli auguri. Gli ho chiesto di lui, mi disse che avrebbe avuto piacere rientrare in Italia. Non era convinto però delle soluzioni che gli erano state prospettate. Gli ho risposto: e se ti chiamassi io? E lui senza esitazione: verrei di corsa. Dopo le feste è passato a salutarmi a Frosinone, abbiamo parlato. Ci siamo scambiati delle sensazioni. Gli dissi: non so se debbo prendere un attaccante, se vieni tu sarei contento, altrimenti non se ne fa nulla per quel ruolo. E da lì è partita la vera trattativa, pensavo in un primo momento di prenderlo in prestito, poi il presidente Stirpe ha detto di preferiva fare un investimento e abbiamo preso l’intero cartellino del ragazzo”.
Si va poi alla linea generale della squadra: "Abbiamo avuto un periodo brutto per il Covid, abbiamo affrontato l’argomento con il tecnico e tutta la squadra. Effettivamente qualche problema ce lo ha creato. Però se non vengono i risultati non dobbiamo trovare la scusante del Covid. Dobbiamo essere noi a lavorare di più, credere in quello che facciamo. E la squadra adesso sta crescendo, sono arrivati giocatori che sapranno darci una mano. Per cui l’unica strada è quella dell’impegno e lavoro quotidiano da parte di tutti noi. Sono arrivati elementi che hanno grande personalità, mi riferisco a Luigi Vitale e Iemmello, gli altri sono due giovani. Ci possono dare una mano ma dobbiamo essere tutti noi, squadra e società in un blocco unico, a dover dare di più. Brignola è un ottimo calciatore. Un esterno d’attacco che può giocare sia a destra che a sinistra dove gioca meglio col piede invertito. Un ragazzo che due anni fa lo volevano tanti club di A quando era al Benevento e lo prese al Sassuolo. Lo scorso anno al Livorno ebbe un infortunio che lo tenne lontano dai campi, questa prima metà di stagione era alla SPAL. C’è stata l’opportunità, lo abbiamo preso e sono convinto che ci aiuterà nel nostro percorso e a far crescere la squadra. Vettorel ha delle potenzialità. Era al Piacenza in Lega Pro, titolare. Poi non firmando il rinnovo del contratto, i miei osservatori me lo avevano segnalato. Sinceramente lo avevamo bloccato per il prossimo anno ma gli infortuni di Iacobucci e Marcianò hanno fatto accelerare la trattativa. Ha qualità, struttura e tecnica. Il Frosinone così come è, può stare nella parte sinistra della classifica e, anzi, deve stare nelle prime otto della classifica”.
Anche se è da poco partito il nuovo progetto: "Diciamo che il progetto-Frosinone è partito col mio arrivo. E ci vuole del tempo per vederne i frutti, come dissi già. Nello specifico: non abbiamo due ‘anziani’ ma un elemento esperto come Luigi Vitale. Iemmello ha 28 anni e poi abbiamo preso due giovani forti in prestito. Se si è seguito l’andamento del mercato, si evince facilmente che non sempre si può prendere chi si vuole. Questo è un progetto che necessita del tempo, almeno due o tre anni. Nello Spezia, con la squadra più giovane d’Italia, ho impiegato due anni per vedere i risultati. Ma avevo comunque in organico gente come Terzi con 36 anni, Mora e Bartolomei che avevano una certa esperienza. Le squadre si costruiscono sempre con un’ossatura composta di elementi esperti e poi tanti i giovani. Non è che dall’oggi al domani si formano squadre di questo tipo. Allo stesso tempo voglio far risaltare che nell’ultimo periodo nel Frosinone stanno giocando Tribuzzi del ‘98, Carraro del ’98 e Boloca del ’98. Per cui il nostro percorso è già iniziato”.