Zappa al Cagliari fino al 2030: "È emozionante. Mi piace avere qualche responsabilità in più"
Gabriele Zappa, terzino ed esterno del Cagliari, ha parlato ai canali ufficiali del club dopo la notizia del rinnovo fino al 2030 con i sardi: "Sono anche un pochino emozionato, è bello sapere che, dopo 5 anni passati qua, posso continuare a vivere questa storia. È emozionante, sono davvero contento, anche perché tanta gente in questi ultimi 2 mesi mi fermava per strada e mi chiedeva del rinnovo, ma io non potevo sbilanciarmi troppo. Ora finalmente posso dirlo".
Che cosa è cambiato dal 2020?
"Quando sono arrivato non avevo troppe aspettative, venivo dalla B, pensavo che sicuramente avrei dovuto guadagnarmi il posto. Il calcio è rapido, veloce, ci sono momenti in cui ti fanno sentire il più forte del mondo, ma magari il giorno dopo puoi essere il più scarso. Ho vissuto momenti in cui mi sentivo invincibile, poco dopo sono stato messo un po' da parte, mi sono dovuto riguadagnare il posto, c'è stata anche la retrocessione, momenti veramente bui, ma sono riuscito a risollevarmi, ho vissuto grandi emozioni, soprattutto con la vittoria dei playoff. Bisogna continuare a lavorare e non mollare, questo è il mio principio".
Quali sono i momenti che non dimenticherà mai?
"La salvezza il primo anno. Quella sera prima di giocare con il Milan in hotel a Milano... Qualcosa di indimenticabile, non lo scorderò mai. Siamo usciti tutti ad abbracciarci nel corridoio, è stato veramente un momento molto forte. Poi il mio primo gol con il Cagliari, che è stata una rete un po' anche di rivincita. Venivo da un periodo brutto di squadra e personale, i primi mesi in B non stavano andando bene e quel gol lì contro l'Ascoli, che è stata un po' la partita della rinascita, è arrivata la rete che aspettavo da tanto. Altri momenti penso all'assist a Pavoletti a Bari per la promozione, in tanti mi ringraziano ancora per strada. Sono contento di aver dato tanta gioia a un popoli intero e poi penso alla doppietta con il Milan. Io sono convinto che arriverà un altro momento però da non scordare".
Lei è uno che non si arrende mai.
"Mi piace essere descritto così, come uno che non molla mai e crede nel lavoro. Mi sento di essere migliorato tanto da quando sono arrivato 5 anni fa, ma sento che posso farlo ancora parecchio. Ogni giorno è buono per potersi migliorare in qualcosa. Quando le cose vanno bene tutte le persone ti stanno dietro, nei momenti difficili ti danno una mano solo quelli che ti vogliono veramente bene. Devo ringraziare la mia famiglia e la mia compagna Sara, che mi stimola e mi fa anche discorsi motivazionali".
Avrebbe mai pensato di restare così a lungo a Cagliari?
"Quando arrivi è difficile poter pensare di poter stare 5 anni nello stesso posto, il calcio è molto veloce, oggi sei qui e domani non lo sai. Non lo pensavo, ma sono contento di questo. Ho stretto legami veramenti forti in Sardegna, ho conosciuto persone che reputo importanti nella mia vita, ho girato la regione e visto posti meravigliosi, che non hanno niente da invidiare a tutto il resto del mondo".
Che rapporto ha con i tifosi?
"Bello. Mi piace quando è finita la partita poter regalare loro un sorriso firmando due autografi. A me non costa niente, ma per loro... Fanno tanti chilometri, ieri ho rubato un pezzo di salame e un pezzo di salsiccia a un pullman di tifosi con cui mi sono intrattenuto (ride, ndr)".
Adesso sicuramente avrà più responsabilità.
"Mi piace avere qualche responsabilità in più, anche perché è arrivato il momento, non sono più un giovane e sono contento di questo. Capita spesso che i più giovani, penso a Prati o a Obert, mi chiedono qualcosa, magari non vogliono sbilanciarsi troppo o chiedere direttamente a Pavoletti. Io faccio da tramite e mi piace questa cosa. Il gruppo sta facendo la differenza, il mister è bravo a tenerlo solido e ci sono anche elementi importanti che magari stanno giocando meno, ma fanno la differenza come Pavoletti, Lapadula e tanti altri. Luperto si è inserito benissimo, Augello sta facendo un gran lavoro... Siamo un bel gruppo, ci piace stare insieme, dobbiamo continuare così e non mollare".