Verre e l'esordio alla Roma: "Sempre grato a Luis Enrique" poi ricorda un tormentone di un tifoso

Ai taccuini de La Repubblica di Roma ha parlato l’ex centrocampista giallorosso, oggi al Palermo, Valerio Verre. Queste le parole del giocatore, il quale ha ripercorso la sua esperienza nella Capitale: “La Roma mi chiamò alla fine del primo anno con la Romulea. Fece un provino con altri 40 ragazze sotto gli occhi di Bruno Conti. Alla fine non ti dicono nulla, ma lo capisci da solo se è andata bene. Per me fu un momento importante. Il salto fu meno grande di quanto pensassi perché alla Romulea avevo già imparato tanto”.
Sul ruolo.
“Ho fatto un po’ di tutto: centrocampista, trequartista, anche il libero”.
L’esordio con Luiz Enrique.
"Dovevo partire titolare nella gara d’andata contro lo Slovan Bratislava ma il ritiro mi venne la febbre. Non andai nemmeno in panchina. Puoi giocare solo uno spezzone al ritorno. A Luis Enrique sarò sempre grato, dopo la Roma non ci siamo mai più sentiti, ma lo seguo sempre e faccio il tifo per lui”.
Da quell’esordio un tifoso fece nascere un tormentone.
“Me lo ricordo, disse “26 euro pe vede’Verre”. Il giorno dopo me lo fece ascoltare Daniele De Rossi in spogliatoio. Ridemmo allora e ci rido ancora oggi. Anche perché non penso che quel tifoso ce l’avesse con me ma fosse arrabbiato per il modo in cui uscimmo dalla coppa”.
