Torino, obiettivi Cragno e Pohjanpalo. Per entrambi servirà superare la concorrenza del Parma

La Stampa di oggi conferma che è Paolo Vanoli l’indiziato principale per la panchina del Torino. Un nuovo corso è alle porte e tempo da perdere non ce n’è. Sarà l’occasione, innanzitutto, per risolvere la questione del numero uno, ma anche del suo vice. Milinkovic-Savic, difeso da Juric e dalla società, è cresciuto ma non a tal punto da spegnere tutti dubbi e le voci che possa andare in Arabia dal fratello Sergej sono sempre più consistenti. Se ne riparlerà dopo gli Europei che giocherà con la Serbia.

I granata potrebbero rifare completamente il guardaroba, visto che Gemello è arrivato a fine corsa, mentre la novità della scorsa stagione, il rumeno classe 2000 Popa, non è stato mai preso in considerazione. Chi invece può tornare in gioco è Alessio Cragno, portiere di quasi 30 che tornerà al Monza dopo la retrocessione in Serie B con il Sassuolo. Piace a Parma e Como, appena promosse, ma è sempre piaciuto anche al Torino che non ha mai affondato il colpo per le alte richieste della sua vecchia società, il Cagliari. Adesso il suo valore è crollato a 2 milioni.

Capitolo attacco: ogni allenatore ha i suoi fedelissimi e quello di Vanoli è Joel Pohjanpalo. Finlandese classe 1994, negli ultimi due anni ha fatto innamorare il Venezia con 42 gol in 74 partite, più 12 assist, diventando il vero trascinatore: quest’anno è il capocannoniere della Serie B con 22 reti. Il suo futuro comunque sarà in Serie A: Genoa e Parma hanno fatto un sondaggio e anche la Lazio lo segue con interesse.