TMW RADIO - Ag. Tripaldelli: "Cagliari progetto per crescere. Verde-Spezia? L'AEK sta bloccando"
Luigi Lauro, procuratore che ha tra i suoi assistiti Alessandro Tripaldelli e Daniele Verde, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto, condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, esordendo dal commentare il trasferimento del primo tra i calciatori nominati che ha in procura: "Da tempo il Cagliari aveva espresso il suo gradimento al ragazzo che quando l'ha saputo è rimasto contentissimo: la piazza è importantissima e ha una certa storia. Siamo rimasti tutti contenti del trasferimento".
Anche il progetto ha fatto la sua parte?
"Sì, a parte il lato economico per ogni calciatore la cosa più importante è il progetto tecnico. Calarsi in una realtà come Cagliari e con un allenatore come Di Francesco non potrà che farlo crescere".
La Fiorentina si era fatta sentire?
"A volte si parlano tra club: c'erano interessamenti di altre squadre, ma le società fanno valutazioni tra loro. Il Sassuolo chiede parametri che alcuni club magari evitano e le cose non si concretizzano. La fortuna è stata la presenza dello scambio con Romagna che ci ha favorito per il trasferimento. Ha firmato un triennale con il Cagliari".
Cosa non ha funzionato con De Zerbi?
"Bella domanda (ride, ndr). Andrebbe chiesto al Sassuolo: Alessandro è sempre stato a disposizione al massimo, poi le scelte le fa l'allenatore ma va bene così. L'importante è essere andati via".
Verde va allo Spezia?
"Purtroppo abbiamo lavorato più di una settimana per condurre in porto l'operazione. Credevamo di esserci riusciti, ma poi l'AEK ha cambiato le carte in tavola e ha richiesto un'operazione diversa da quanto concordato con il loro direttore, che poi il presidente ha cambiato. Questa è la realtà, e in questo momento non sappiamo come andrà a finire. Con le condizioni cambiate va capito se l'operazione potrà essere ripresa".
Il piano A però non sembra essere di voler far rimanere Verde in Grecia.
"Daniele era contentissimo di poter ritornare in Italia e in Serie A, però... Non demordiamo, vediamo che succede".
Il problema era sulle cifre?
"No, di formula. Avevamo concordato un prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza in Serie A. Quando è arrivata l'offerte dopo svariati tira-e-molla, lo Spezia ha accettato questa condizione che ci era stata imposta dall'AEK, ma il loro presidente ha cambiato le opzioni dicendo che voleva un trasferimento definitivo. Questo, per tanti motivi, ha bloccato la trattative".
Lui come la vive questa situazione?
"Non bene, ma ci sono ancora tre settimane e possono venir fuori tante situazioni diverse, magari riprendere anche questa... Proviamo a convincere l'AEK ad accettare nuovamente la proposta. Nessuno di noi, Daniele compreso, l'ha preso bene".
C'è qualcos'altro, tra Spagna o Italia?
"Quando il mercato è aperto può succedere di tutto in ogni momento, e questo è anche il suo fascino. Con i campionati che iniziano basta un infortunio, l'allenatore che non è convinto e si torna sul mercato".
Un altro suo assistito è Mazzocchi. Quanto è stata incredibile la retrocessione del Perugia?
"Se qualcuno mi avesse detto di scommettere sul Perugia che retrocede non avrei messo un euro. La rosa era importante, da playoff almeno. Sono girati male anche gli episodi, purtroppo è andata così".
Il Venezia può essere destinazione per Mazzocchi?
"Se il Perugia abbassa le pretese, ci sono molte opportunità per Pasquale. Aspettiamo quello, perché in questo momento vogliono una cifra fuori dal mercato. Stanno ragionando senza logica, ci auguriamo che riprendano il senno per far sì che il ragazzo possa andare via e tornare a giocare in Serie B. Lo vorrebbero in molti ma in questo momento facciamo fatica a parlare col Perugia. Hanno chiesto una cifra spropositata".
Questo sembra il leitmotiv di questa sessione.
"Con i colleghi parliamo di un mercato ingolfato. Se non si muovono certi giocatori dai club non si sbloccano altre situazioni. Senza le uscite non si possono fare le entrate, il Covid ha dato una botta finale: non scordiamoci che forse i club dovranno affrontare un'annata senza tifosi e spesso sponsorizzazioni, soltanto con i diritti tv. Speriamo che chi comanda trovi una soluzione a tutto questo, perché siamo soltanto all'inizio: si rischia di avere conseguenze pure sul mercato dell'anno prossimo".