Sissoko: "Vincere il Derby d'Italia dà grande fiducia. Scudetto? Juve, nulla è precluso"
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"Vincere il Derby d'Italia è sempre una grande iniezione di fiducia, ricordo bene quali sono le sensazioni positive che lascia ai giocatori nei giorni successivi. A dirlo a TuttoJuve.com è Mohamed Sissoko, ex calciatore che dal 2007 al 2011 ha vestito la maglia bianconera: "Ho visto una squadra organizzata e sul pezzo, li ho visti bene fisicamente e hanno corso tanto. Il successo, che è stato meritato, è la conferma di quanto sta facendo Thiago Motta. Credo nel suo lavoro, ed è sulla strada giusta per poter fare ancora meglio".
La Juve deve credere ancora allo Scudetto?
"Se continui a giocare così, nulla può essere mai precluso in partenza. Non stiamo lì a pensarci troppo, affrontiamo partita per partita e vediamo quel che succederà. Mancano ancora tanti punti, finché la matematica non ci condanna bisognerà sempre crederci. Fino alla fine".
Kolo Muani sta facendo la differenza.
Non sono sorpreso dal rendimento che sta avendo qui, la cosa di cui sono più contento è che sta trovando quella fiducia non avuta invece a Parigi. Randal è un ragazzo che è in possesso di forza, velocità, tecnica, tiro, senso del gol. E tutte queste componenti non si trovano insieme in molti attaccanti. Il suo impatto è stato fantastico con 5 gol e un assist in 5 partite, la mia speranza è che la Juve lo possa comprare al più presto".
Vlahovic e Kolo Muani possono giocare insieme?
"Secondo me sì, ma ora il titolare è Kolo Muani e Vlahovic è in panchina. Per questo le gerarchie di Motta mi sembrano al momento abbastanza chiare. A me il francese piace perché corre, si fa spazio e segna con naturalezza. E' perfetto per questo tipo di calcio".
Thuram ha fatto una partita straordinaria contro l'Inter.
"Ha dipinto calcio, ormai gli aggettivi per descriverlo sono terminati. E' uno dei giovani top in Francia, sta crescendo e ribadisco quanto ho detto in passato: diventerà un giocatore ancor più importante per la Juventus e la sua Nazionale".
Veiga o Kelly, chi l'ha convinta di più?
"Mi ha rubato più l'occhio Veiga, è un giovane molto interessante e si è calato subito molto bene in un contesto difficile come quello italiano. Il nome poteva essere sconosciuto ai più, ma qui parliamo di Juventus e di una dirigenza al top che prende sempre dei giocatori all'altezza".
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