Si scrive Vincenzo Italiano, si legge Mr X: dagli esterni al dopo-Zirkzee, cos'è cambiato
Si scrive Vincenzo Italiano, si legge "Mr X". I cinque pareggi del Bologna (sei se consideriamo anche quello con lo Shakhtar in Champions League), oltre a renderlo la squadra che ha pareggiato di più in questo campionato di Serie A, mostrano le lacune di una compagine che sembra ancora un parente molto lontano rispetto al Bologna spumeggiante di mister Thiago Motta.
Non solo i pareggi, che vanno a unirsi a una vittoria e a due sconfitte, a destare grande preoccupazione sono i soli sette gol segnati. Un messaggio chiaro al dopo-Zirkzee, chiamato a fare molto di più sia in termini di manovra sia e soprattutto in termini di gol per non far rimpiangere ulteriormente il talento ceduto al Manchester United. Sotto le tre reti del ventenne argentino Santiago Castro, capocannoniere attuale dei felsinei, si trovano infatti solamente quattro giocatori a quota un gol: Orsolini, Fabbian, Urbanski e Illing-Junior.
E Dallinga? Il bomber prelevato a suon di milioni dal Tolosa proprio quest'estate è ancora a secco. A questo va unito lo scarso apporto offensivo degli esterni offensivi, fattore chiave nella filosofia mottiana, e un gioco che per adesso stenta a decollare. Italiano è già al primo esame e, se è vero che ad Anfield il suo Bologna ha fatto un'ottima figura, alla ripresa del campionato serviranno gol e vittoria per risalire la classifica e dissipare i dubbi sulla bontà di questa scelta.