Sfortuna e mancanza di fantasia stanno abbattendo il Torino. Vanoli deve inventarsi qualcosa
Sono settimane non banali e irte di difficoltà in casa Torino. Il fine settimana della ripresa in campionato dopo la sosta per le nazionali ha quantomeno riportato un risultato utile in casa granata, dopo le tre sconfitte consecutive che avevano caratterizzato il cammino recente (contro tre avversarie comunque di livello superiore, almeno sulla carta, quali Juventus, Fiorentina e Roma) ma difficilmente campeggeranno i sorrisi nel popolo del Toro dopo l'1-1 con il Monza. La sfida ai brianzoli aveva tutto l'aspetto dell'occasione buona per ritrovare un po' dello slancio perduto, ma i granata non hanno saputo approfittare del vantaggio trovato con Masina, facendosi riprendere quasi subito da Djuric.
Il Torino non vince una partita da un mese, dal sofferto 1-0 sul Como di fine ottobre in cui il portiere granata Milinkovic-Savic è stato il migliore in campo. E per trovare un altro successo del Toro c'è da dover tornare indietro di un altro mese, al 2-3 di Verona del 20 settembre. Per fortuna di Vanoli a non mettere in pericolo il presente lato classifica contribuisce ancora il grandioso avvio di stagione, ma da quando ha perso Zapata il ritmo si è fatto molto lento e i problemi si sono amplificati. Certo, un'assenza come quella del bomber colombiano è difficilissima da assorbire e senza dubbio la sfortuna ha voluto mettere i suoi bastoni tra le ruote del Torino, ma non può essere solo quello.
C'è chi lamenta la mancanza di fantasia, anche, la necessità che Vanoli riesca a inventarsi qualcosa, a tirare fuori il coniglio dal cilindro pure senza Zapata. E invece almeno per ora non è stato così: il rendimento dell'attacco granata ha subito un duro colpo per via dell'assenza di Zapata (nelle ultime 5 partite, per esempio, sono stati segnati appena 2 gol) e da qui a gennaio, momento in cui avrà un nuovo attaccante dal mercato, la strada è ancora lunga.