Salernitana, da incubo l'esordio di Liverani. Notte horror a San Siro
Peggior esordio non poteva esserci per Fabio Liverani alla guida della Salernitana. Il neo tecnico granata, già criticatissimo sui social, ha presentato a San Siro una formazione rinunciataria, con alcuni calciatori fuori ruolo e altri incomprensibilmente in panchina. Insistere su un Dia palesemente scarico, tenere fuori Kastanos che ha tanta qualità, opporsi ai fenomeni dell'Inter con appena due centrocampisti e arretrare di trenta metri il raggio d'azione di Candreva è sufficiente per mettere il mister sul banco degli imputati già dopo la prima settimana di lavoro. La società, rappresentata dal vice presidente Petrucci e dall'amministratore delegato, non ha apprezzato l'atteggiamento tattico e il clima di rassegnazione generale, sfociato anche in gesti poco carini di Dia e Coulibaly che potrebbero ricevere almeno un rimprovero ufficiale per non aver stretto la mano all'allenatore al momento del cambio. Tutto mentre i tifosi, in 2000, cantavano e sostenevano senza sosta per amore della loro squadra del cuore.
In questo fine settimana, la quartultima posizione potrebbe allontanarsi quasi definitivamente e c'è il rischio di ritrovarsi a -8 o, addirittura, a -10 se il Sassuolo (che ha una gara in meno) facesse risultato a Bergamo. A questo punto sono necessarie anche riflessioni sul mercato di gennaio, etichettato da tanti come positivo senza tener conto che sono arrivati giocatori fermi da tempo (Boateng, per la terza gara di fila, ha chiesto il cambio e si allena a singhiozzo), altri che erano riserve nelle loro squadre e altri ancora che arrivano da campionati totalmente diversi. Gomis e Vignato non si sono ancora visti, Zanoli sta giocando male, Pellegrino appare acerbo, Basic non ha aggiunto granché al centrocampo e il solo Pierozzi - voluto da Inzaghi - ha meritato qualche sufficienza. "In ritardo e non in linea" ha detto l'ex tecnico Inzaghi riferendosi al mercato, condizionato dall'indice di liquidità e da alcune mancate cessioni. Intanto si incassa un'altra batosta. E la sensazione è che si sia abbassata anche la percentuale del 3,5%.