Roma, tutti i no incassati dai Friedkin. Montella chiedeva 3 anni, il club ha offerto la metà
La Repubblica oggi in edicola parla della nomina di Claudio Ranieri a nuovo allenatore della Roma, che sembra ormai questione di ore. Dan Friedkin non ha ceduto però ai sentimenti: abituato a scegliere, non abituato a vincere, nel casting per la successione ha fatto i conti con la lunga lista dei no e il campo largo delle alternative che si era snellito pericolosamente.
Questi i retroscena dei tanti no ricevuti dal club giallorosso. Allegri non ha voluto: troppo alto il suo profilo per questa Roma di metà classifica. Lampard non ha convinto, e allora che Coventry sia. Terzic non ha trovato l’intesa. Sarri non vuole una squadra in corsa. Mancini ha aspettato, poi ha deciso di non attendere più. Era stato contattato Montella, due volte in questa settimana, da un manager che lavora a Londra e che probabilmente farà il direttore sportivo la prossima stagione.
Per ora è il consulente dei proprietari del club, ha suggerito una serie di nomi. Il ct della Turchia ha due partite in pochi giorni, con Galles e Montenegro, sarebbe stato complicato liberarsi prima di una settimana. E il tempo passa. Ha una clausola rescissoria con la nazionale di Ankara di un milione e mezzo: non sarebbe stato un problema pagarla, ma la Roma gli ha offerto poi solo un anno e mezzo di contratto e l’ex centravanti ne chiedeva tre. Così ha detto no. Inoltre la società ritiene che Ranieri dia più certezze in questa fase caotica.