Roma, Smalling al bivio: cessione o conferma. Ora dipende da Mourinho
Due settimane poi prenderà il via la nuova stagione in casa giallorossa. L’appuntamento per il raduno è il 6 luglio a Trigoria, fatta eccezione per alcuni giocatori come Zaniolo che si vedrà con qualche giorno d’anticipo come richiesto dallo stesso Mourinho. C’è attesa poi per diversi giallorossi chiamati al riscatto, su tutti Smalling, arrivato la scorsa estate a titolo definitivo come ciliegina sulla torta di un mercato che doveva rilanciare le ambizioni del club e finendo per rivelarsi uno dei flop della passata stagione. Sono più le partite saltate per infortunio che quelle disputate (appena 16 in campionato, alle quali si aggiungono 6 partite tra Europa League e Coppa Italia). Troppo poche per poter incidere come la società avrebbe voluto, ma i problemi muscolari e successivamente quelli al ginocchio, escluso il periodo da compreso tra dicembre e gennaio, gli hanno impedito di giocare più di due partite consecutive. Numeri non certo incoraggianti in vista dell’arrivo di Mourinho che vorrà valutare da vicino il difensore inglese che dopo il fischio finale della stagione è volato via con la famiglia in Jamaica non tanto per ricaricare le pile quanto per staccare mentalmente dopo un anno complicato.
La speranza dal 6 luglio in poi è quella di archiviare i problemi fisici e riconquistarsi la fiducia del club e dello Special One con il quale ha già giocato al Manchester United vincendo anche un’Europa League. I primi giorni a Trigoria saranno dunque decisivi e prima del 26 luglio difficilmente la squadra partirà per il ritiro in Portogallo o Austria (ultimi dettagli da definire). Mourinho valuterà le risposte sul campo di Chris sperando di trovare in casa il centrale dominante che sempre ha avuto nelle sue squadre dall’Inter in poi. In caso contrario l’inglese verrà messo sul mercato, ma ceduto solo se dovesse arrivare l’offerta di una big. L’Everton, in questo senso, non troverebbe il gradimento del giocatore, con i Friedkin che vorrebbero evitare una minusvalenza visto anche che per Santon, Nzonzi e Fazio è in piedi l’ipotesi di una rescissione contrattuale che alleggerirebbe il monte ingaggi, ma non aiuterebbe nella voce ‘entrate’.