Roma, Pellegrini: "Fischiato per una montagna di stupidaggini. La fascia non mi ha cambiato"
Tante volte si è parlato dell'importanza di indossare la fascia da capitano alla Roma, ma anche del peso che comporta portarla al braccio. In un'intervista al Corriere dello Sport, Lorenzo Pellegrini ne ha parlato apertamente, spiegando che cosa ha provocato in lui: "Pesa, ma non mi ha cambiato di una virgola, né responsabilizzato maggiormente. Perché la Roma l’ho sempre presa molto seriamente. Ormai sono all’ottavo anno, ma mi alleno a Trigoria, che è casa, da quando di anni ne avevo nove. Ai compagni ho sempre cercato di far capire cosa significasse giocare nella Roma, che non è una squadra qualsiasi".
L'Olimpico però l'ha fischiata ripetutamente in questa stagione. Come mai?
"I risultati hanno peggiorato il clima in generale. E poi una montagna di stupidaggini, bugie messe in giro per fornire alla gente uno o più colpevoli. Ma colpevoli di cosa? Solo dei risultati. Non sono un tipo particolarmente estroverso, non prendo i compagni a urlacci in campo, ma so cosa si deve fare per dare una mano alla squadra".
Si è detto più volte che lei e altri tre comandavate nello spogliatoio. Sa di chi parliamo?
"Lo immagino: Spina, Bryan e Mancio (sorride, ndr). Anche i fischi a Bryan li ho trovati fuori luogo, ingiusti. Io non lascio un compagno in mare aperto, con la tempesta".