Roma, con De Rossi è sparito Bove. A fine stagione valutazione sul futuro
Allenatore che viene, gerarchie che cambiano. Potrebbe sintetizzarsi così la stagione di Edoardo Bove, uno dei giocatori lanciati da Mourinho e spesso titolare o primo cambio giallorosso. Con De Rossi, però, qualcosa è cambiato. Appena sette volte titolare in 24 partite, quattro su sedici in Serie A e tre su otto in Europa League. Non è un problema di stima. DDR, infatti, lo apprezza molto: non solo per le sue qualità calcistiche, ma anche per quelle umane. Mai una parola fuori posto nonostante i pochi minuti giocati e il calendario recente di certo non ha aiutato. Tutti scontri diretti che hanno portato De Rossi a puntare spesso e volentieri sempre sul terzetto titolare e composto da Cristante, Paredes e Pellegrini.
Il risultato è che i tre sono arrivati alle due partite più importanti della stagione stanchi e le loro prestazioni hanno inciso sul rendimento della squadra. Bove è rimasto in silenzio, ma dopo l’eliminazione della Roma in Europa League il suo procuratore Diego Tavano ha ricordato sui social che un anno prima era stato decisivo proprio contro il Bayer Leverkusen (è stato suo il gol qualificazione che ha permesso ai giallorossi di andare in finale). Col nuovo diesse e con la nuova stagione è immaginabile che le parti si siederanno intorno a un tavolo per decidere del proprio futuro.