Rinviata la vendita all'asta del Pallone d'Oro assegnato a Maradona nel 1986
La vendita all'asta del Pallone d'Oro speciale assegnato a Diego Armando Maradona dopo i Mondiali vinti nel 1986, prevista in settimana, è stata rinviata a causa di un'indagine giudiziaria con l'ipotesi di ricettazione. A riportarlo è SportMediaset, che cita Aguttes, la casa d'asta francese incaricata della vendita.
"Questo clima litigioso e queste incertezze non permettono agli intenditori di avvicinarsi a questa acquisizione con calma - scrive Aguttese - e il nostro ruolo di terza parte fidata non può più essere adeguatamente svolto". Gli eredi del Pibe de Oro avevano avviato un procedimento giudiziario d'urgenza e impugnato il provvedimento di un tribunale francese secondo il quale l'asta avrebbe potuto avere luogo.
Non è stata ancora fissata una nuova data per l'asta. Gli eredi di Maradona sostengono che il trofeo sia stato rubato e che di conseguenza l'attuale presunto proprietario non abbia il diritto di rivenderlo. Aguttes, di contro, sostiene che il trofeo - scomparso per anni - sia ricomparso nel 2016 tra lotti acquistati a Parigi da una collezione privata. Sia la casa d'aste che l'attuale proprietario sostengono inoltre di non sapere o sospettare che fosse stato rubato al momento dell'acquisizione.
Maradona, considerate le regole della rivista France Football, che fino al 1994 lo riservava a giocatori europei - il primo extra-europeo a vincerlo è stato George Weah nel 1995 - non ha mai vinto il Pallone d'Oro "originale", ma ne ha ricevuti comunque due. Uno, quello di cui si tratta in questo articolo, nel 1986 per essere stato il miglior giocatore dei Mondiali; l'altro alla carriera, nel 1995.