Renzetti racconta Manna: "Lo spinsi a fare il ds, nel mio Lugano aveva un altro ruolo"

Oggi Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, ha ricevuto il premio come miglior dirigente sportivo della stagione in quel di Coverciano partecipando Premio Nazionale MCL-USSI “Inside the sport”. Angelo Renzetti può essere considerato lo scopritore del Manna dirigente, visto che era il presidente del Lugano quando Manna era prima team manager e poi d.s. e in un'intervista a Stile Tv ha raccontato proprio gli inizi dell'attuale direttore sportivo azzurro: "Manna l’ho assunto come team manager, ma mi son accorto delle sue peculiarità e l’ho spinto a intraprendere la carriera da direttore sportivo. E’ bravo, ha qualità anche umane ed è un iperattivo! La gestione del gruppo dei calciatori è cosa primaria, Manna a Napoli non si fa schiacciare, non diventa la prima donna, ma mette insieme tante situazioni non facili. Certo, viene tanto aiutato da persone dalla grande personalità come De Laurentiis e Conte.
Manna è iperattivo in senso buono, con i giocatori ha sempre chiacchierato, ha sempre avuto un ottimo rapporto e poi tutto quello che faceva era propedeutico alla società per cui amalgama il gruppo per la società non per questioni personali. Non ci parlo più tanto, ero a Napoli in occasione della gara con l’Inter, abbiamo trascorso un paio di serate insieme, ci siamo sentiti al mio compleanno, ma non posso dirvi cosa mi ha detto!
Tra Napoli e Inter preferirei vincesse il Napoli lo scudetto, credo sempre nella storia di Davide contro Golia. Il Napoli sta facendo un miracolo, ma aspettiamo, non acceleriamo, è importante restare concentrati sull’obiettivo. Sono in pensione, ora ho più tempo e devo dire che Napoli mi ha colpito tanto quando sono venuto al Maradona”.
