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Quanto può sognare in grande la Fiorentina di Raffaele Palladino?

Quanto può sognare in grande la Fiorentina di Raffaele Palladino?TUTTO mercato WEB
Oggi alle 08:15Serie A
di Marco Conterio

La Fiorentina e Raffaele Palladino hanno imparato a riconoscersi. Perché si sono conosciuti, studiati, hanno sbagliato, sono inciampati, finanche sono arrivate le voci su una panchina che avrebbe avuto scossoni dietro la prossima faglia. Tutte smentite dalla proprietà e dalla dirigenza, perché Palladino è sempre stato al centro del progetto. Solo che pure per lui, da giocatore esperto ma da allenatore imberbe, serviva un periodo d'apprendistato. Che il calcio non concede e da lì le critiche, i mugugni, le perplessità. La Fiorentina ha steccato e stentato nell'inizio stagionale ma il 6-0 di ieri a Lecce racconta un'altra storia.

Gli straordinari cambiamenti della Fiorentina
Dalla difesa a tre da tregenda a una solida retroguardia a quattro. Da una trequarti con le polveri bagnate a un attacco con esterni 'spuri' che funzionano. Due centrocampisti ritrovati, un portiere che nella gara contro il Milan ha parato due rigori e ogni residua perplessità sul suo Sunset Boulevard. Che può attendere. Così la Fiorentina è la garanzia di David de Gea, la sensazione d'aver trovato tre centrali per due maglie che son delle garanzie come Luca Ranieri, Lucas Martinez Quarta e soprattutto il giovane Pietro Comuzzo. Un leader sulla destra come Dodò, uno sulla sinistra come Robin Gosens. Una cerniera mediana con Danilo Cataldi e Yacine Adli, oramai coppia inamovibile dopo il ko di Rolando Mandragora. Poi Edoardo Bove riscoperto trequartista mancino, con Andrea Colpani sulla destra, e poi Albert Gudmundsson, e poi Moise Kean. La Fiorentina ha un'ossatura titolare. Dove può arrivare?

Quanto può sognare in grande la Fiorentina di Raffaele Palladino?
Eccola, la domanda. La Fiorentina è da Champions League? La città dal cuore viola pulsa di facili entusiasmi e di altrettanti voli pindarici. Sulle rive dell'Arno nessuno pronuncia da tempo le parole che richiamano la Coppa Europea che conta più d'ogni altra. La stagione è lunga. Però il match tennistico vissuto in Salento racconta che adesso è la Fiorentina di Raffaele Palladino. E che può sognare. In grande? Il tempo lo dirà.

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