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Perin: "Non mi sento un secondo. Rinnovo? A breve ci saranno delle novità"

Perin: "Non mi sento un secondo. Rinnovo? A breve ci saranno delle novità"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:31Serie A
di Camillo Demichelis
Diretta scritta su TUTTOmercatoWEB.com. Premi F5 per aggiornare!

13:15 - Mattia Perin presenta Juventus-Stoccarda, gara valida per la settima giornata di serie A, in programma domani alle 12:30 all’Allianz Arena. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 13, in diretta.

13:31 Inizia a parlare Perin

Come state dopo la vittoria contro la Lazio?
"C'è tanto entusiasmo. Come sempre. Cerchiamo di non farci suggestione da quello che abbiamo intorno, ma proviamo a trovare nuovi stimoli. C'è entusiasmo, energia e passione. Inizio di stagione? Benissimo. Stiamo cercando di creare una nuova filosofia. Io voglio dare la mia esperienza ai miei compagni".

Ti piacerebbe restare alla Juve?
"Dove possiamo arrivare lo scopriremo solo vivendo. La nostra testa è sulla partita di domani. Sono una squadra molto preparata a cui piace tenere molto il pallone. È una partita importante per mettere un nuovo mattonino in più. Sto parlando con la società e c'è voglia di continuare da entrambe le parti. Sono molto felice. Nei prossimo giorni ci saranno novità".

Su Di Gregorio?
"Condivido quanto detto dal mister. Non mi sento un secondo portiere, non mi ci fanno sentire loro. Mi sento un co-titolare. Il mister fa delle scelte. C'è chi gioca di più e chi meno. Dobbiamo metterli in difficoltà, sapendo che siamo pronti a scendere in campo. Siamo 23 possibili titolari. Credo sia la direzione del calcio in futuro. Si gioca molto? Probabilmente è vero. Se si hanno delle rose di 23 giocatori dove c'è competizione, voglia di migliorarsi, magari un giocatore non dovrà fare 50-60 partite, ma 35-40 e un altro 20. Si può andare avanti così. Michele? Come Carlo, che conosco da tanto tempo, anche con Di Gregorio stiamo costruendo un rapporto ottimo. E' un portiere forte. Ci spingiamo a migliorarci. C'è una sana competizione. Quando ti svegli e non vedi l'ora di arrivare al campo perché sai che c'è competizione col compagno, ma che è limpida, trasparente, è una delle cose per cui si gioca a calcio".

Quanto ti senti migliorato dal punto di vista tecnico?
"Tecnicamente non si smette dai migliorare. Tu puoi migliorare finché il corpo ti sorregge. Ci sentiamo molto coinvolti. Il mister ha portato la voglia di dare più possibilità di passare la palla. Questo gioco mette in risalto il portiere".

Le vittorie contro Psv e Lipsia vi hanno dato consapevolezza?
"Quella di Lipsia ha alzato lo standard dove possiamo arrivare. Ci ha dato consapevolezza che non avevamo raggiunto. Ognuno di noi può alzare sempre più il livello, per obiettivi che ci prefissiamo man mano. Quando siamo connessi e creiamo una sinergia che percepisci, c'è energia pazzesca. Vuoi quel flusso di energia, che diventi un'abitudine. Lavorando come stiamo lavorando, e anche conosciamo e interagendo con i compagni, alzando il livello delle prestazioni, possiamo alzare il rendimento. Ma dipende da noi".

Ci racconti il vostro nuovo gioco?
"Dovresti chiedere al mister (ride ndr). Non è solo attaccare, ma difendere. Il portiere primo attaccante, l'attaccante primo difensore. Ma è anche uno stato mentale, quello che stiamo costruendo è uno stato mentale, un atteggiamento che si sviluppa con l'attitudine, con la conoscenza di se stessi. Sapendo quando si deve andare oltre e quando si può decelerare per tutelare il proprio fisico. Stiamo cercando di costruire una cosa nuova. Il mister e lo staff stanno cercando di semplificare, aiutarci, abbreviando i tempi di questa filosofia".

Che stimoli hai in champions?
"A me personalmente, quando avevo 6-7 anni, sognavo di giocare la Champions. Se avessi potuto esprimere un desiderio, volevo giocare una partita di Champions. Crescendo le ambizioni cambiano, trovi le ambizioni poi per migliorarti. E' il massimo per un calciatore, se non trovi stimoli qui, dove puoi trovarli. E' l'energia che cambia. Non voglio togliere nulla alla Serie A che è spettacolare, però personalmente la Champions mi accende qualcosa dentro, ricorda il Mattia bambino che sognava di giocarla".

Avete preso un solo gol. Ci descrivi il segreto?
"Il segreto è che i primi difensori sono gli attaccanti. È una questione di atteggiamento. Quando tutti combattono per non prendere gol è una grande forza. si danno una mano per non prendere gol, diventa pure quello uno stato mentale. In questo inizio di stagione lo stiamo facendo bene, dobbiamo coltivare questo atteggiamento. A prescindere dalla mentalità, la qualità di tutti i miei compagni, mi sento protetto da questo. Stiamo costruendo una mentalità solida. Ci sono ancora tanti margini".

Stai facendo degli studi sulla comunicazione?
"Fortunatamente leggo tanto. Non ho fatto particolare studi, ma leggo molto nei ritiri. Questo mi aiuta".

Lo scorso anno vi è mancato questo aspetto mentale?
"Potenziale massimo è molto alto. E' il bello dell'essere una squadra, di un giocatore, quando ne sei consapevole devi cercare di arrivare lì. Accettarlo e lavorarci. Aspetto mentale è fondamentale, in tutti gli ambiti. Fa l'80% di una persona. Soprattutto nel calcio, ma ovunque. Anche nel vostro. Tutto quello che facciamo, dove possiamo fare la differenza, anche per aiutare le persone... Abbiamo la possibilità di essere ascoltati da tante persone, curando gli aspetti mentali possiamo superare le difficoltà con più facilità".

Termina la conferenza stampa di Perin

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