Paolillo: "Bilancio Inter? Dati positivi. Derby perso con merito, una cosa dà fastidio"
Fatturato a 473 milioni di euro, con un aumento dei ricavi per 48 milioni e una riduzione delle perdite di circa 50 milioni rispetto al 2022/2023. Sono i principali dati del progetto di bilancio per l’anno fiscale 2023/24 approvato ieri dal CdA dell'Inter e che sarà sottoposto, a fine ottobre, all'assemblea degli azionisti. Per capirne di più, abbiamo raggiunto Ernesto Paolillo, amministratore delegato nerazzurro negli anni d'oro della presidenza Moratti: "Sono dati indubbiamente positivi, dimostrano lo sforzo e la determinazione portati avanti da questa dirigenza - dice a TMW - Marotta e Antonello su tutti. Questi risultati sono stati possibili grazie allo sviluppo della parte commerciale e soprattutto con le operazioni di mercato portate avanti. L'unica cosa da segnalare è che questi risultati arrivano perché la squadra ha vinto: allenatore e giocatori devono avere sempre chiaro che, senza prestazioni adeguate, determinati risultati economici non arrivano".
La nuova proprietà Oaktree ha ripatrimonializzato per 47 milioni di euro totali. Come leggere questa mossa?
"Beh, intanto andava fatta un'iniezione di capitali. Due, dimostra volontà di rafforzamento: limitata se vogliamo, ma sempre rafforzamento. E terzo motivo: è un segnale anche ai tifosi".
Lei conosce benissimo i fondi. È immaginabile un percorso dil lungo periodo?
"Assolutamente no. Non parlo di Oaktree, ma qualunque fondo ha sempre un'ottica a medio termine. Un fondo investe in una società, di qualsiasi settore, e dopo un certo numero di anni deve vendere per ripartire tra i propri sottoscrittori gli eventuali utili".
Ci dobbiamo abituare a un calcio di proprietà sempre meno "personali".
"Non vedo altre soluzioni. Non esistono più imprenditori mecenati o tifosi: è un mondo cambiato totalmente, le società di calcio sono un business e i fondi lo sanno fare bene".
Ha detto che allenatore e giocatori devono ricordare sempre che i risultati economici dipendono dai loro traguardi sportivi. Letta al contrario, c'è un grande merito di Inzaghi e della sua squadra nei dati di oggi.
"Indubbiamente, perché Marotta non ha certo vinto da solo. Hanno vinto l'allenatore e i giocatori sul campo: combattendo e impegnandosi".
Dente amaro per il derby perso… Come l'ha vissuto?
"È un derby perso meritatamente, purtroppo. Stiamo attenti: può incidere sulla stagione, perché possono subentrare tante cose, dalla paura all'ansia. A me ha dato fastidio, da tifoso, una cosa su tutte: vedere arrivare il pullman del Milan, estremamente concentrati, circa 35/40 minuti prima di quello dell'Inter. Per partite del genere si arriva allo stadio per tempo, con la giusta concentrazione. Non sono partite di routine".
Mi pare sia dell'idea che l'Inter abbia approcciato la gara pensando di aver vinto in partenza.
"Beh, quantomeno con sufficienza. In campo erano tutti molto molli, pressavano poco. Penso al primo gol: Pulisic sarà anche bravo, ma non può fare tutti quei metri superando tutti quei giocatori senza che qualcuno provi a fermarlo, anche fallosamente, lo trovo assurdo".
Lei è uno storico estimatore di Marotta. Teme che, viste le difficoltà e le prossime elezioni federali, qualcuno possa tentarlo con incarichi istituzionali?
"Il timore ce l'ho. Ma è attenuato dal fatto che le scelte in federazione sono sempre state fatte per motivi politici e di equilibri. Non è mai stata messa al vertice una persona capace come Marotta. Il pericolo c'è, visto che parliamo di un grandissimo dirigente. Ma dubito che vogliano finalmente puntare su una persona capace".
Si è fatto un'idea di come finirà San Siro? Per ora abbiamo perso la finale di Champions 2027…
"Intanto è una tristezza enorme. Io penso che non vedremo novità fino all'elezione di un nuovo sindaco e una nuova giunta. Non dico nuovi per un eventuale diverso colore politico, ma per la voglia di decidere che potrebbe fare seguito all'elezione. Le indecisioni hanno penalizzato la città, e devo dire anche gli atteggiamenti abbastanza ambigui delle due squadre. Bisogna andare decisi su un progetto e farlo, se fattibile economicamente. Per ora ho visto tanti bla bla bla, ma nulla di concreto".