Oggi Kane, domani Tel. L'attacco del Bayern Monaco è davvero in buone mani
La domanda suona ovviamente come una provocazione, perché i numeri non mentono: il Bayern Monaco aveva davvero bisogno di Harry Kane? La risposta è sì per tanti motivi, in primis l'impatto mediatico di un acquisto così importante, il centravanti della Nazionale inglese che si trasferisce nell'"odiata" (calcisticamente) Germania 12 mesi dopo la partenza di Robert Lewandowski, che i campioni di Germania non avevano sostituito adeguatamente. Tutto questo unito alle indiscutibili qualità dell'ex capitano del Tottenham: a 30 anni, pur avendo una bacheca tristemente vuota, è uno degli attaccanti più forti in circolazione e nessuno metterebbe mai in discussione un'operazione del genere se non per i costi: 100 milioni, per un giocatore che aveva il contratto in scadenza il 30 giugno 2024.
Poi c'è un discorso di beneficio immediato. Kane è chiamato a dare un contributo nel breve periodo, perché in Baviera non esiste il concetto di "sconfitta", come dimostrano gli ultimi avvicendamenti in panchina. L'obiettivo è continuare a trionfare in patria (dopo 11 titoli consecutivi in Bundesliga) e tornare a sollevare la Champions League dopo tre eliminazioni consecutive ai quarti di finale. Finora, il contributo dell'Uragano è stato eccezionale: cinque gol e due assist in sei partite disputate, un impatto devastante e un'intesa con i compagni di squadra che va affinandosi match dopo match.
L'altra faccia della medaglia è rappresentata dalla programmazione a lungo termine. E in questo senso la dirigenza sa già che non potrà fare affidamento sul bomber nato a Londra e che dovrà guardarsi intorno per trovargli un degno sostituto. L'erede è già in casa: Mathys Tel, 18enne francese che ormai è diventato una sentenza. Entra ed è decisivo: tra Champions e Bundesliga ha disputato 5 presenze e, nonostante sia rimasto in campo solo per 57' totali, ha già messo a referto tre reti e un assist. Statistiche impressionanti per l'ex Rennes (pagato 28,5 milioni l'estate scorsa), che confermano quelli della scorsa stagione, quando ha segnato una rete ogni 100'.
Il futuro è suo e di questo passo Thomas Tuchel non potrà più ignorarlo o lasciargli solo le briciole. Come tutti i giovani di talento va "usato con cautela", anche se i dubbi cominciano a essere davvero pochi. Per usare le parole di un suo ex tecnico, ovvero Julian Nagelsmann, "farà 40 gol a stagione"; esagerazione o meno, il ragazzo non ha paura e vede la porta come pochi alla sua età.