Non c'è due senza tre: Dallinga litiga con il Var e poi con il gol. Ancora a quota zero
Se non ci fosse stato il Var sarebbe a quota tre, con i fantasmi finalmente sorpassati. Invece Thijs Dallinga non riesce a sbloccarsi. Cinque partite in Champions, zero gol. Nove spezzoni in campionato, idem con patate. Non è l'inizio della stagione che si sognava, probabilmente che nemmeno si aspettava. Perché se è vero che nella scorsa stagione si era sbloccato dopo un discreto periodo, era riuscito a dare continuità alle proprie prestazioni anche grazie a una discreta Europa League.
Certo, c'è una questione di ambientamento. Il campionato francese, per un attaccante, è completamente diverso da quello italiano. Però lo stesso Dallinga arriva con una certa speranza, attesa, visto che Sartori ha deciso di spendere 18 milioni per acquistarlo. Da una parte anche Santi Castro non ha fatto benissimo nei primi sei mesi di Serie A, dall'altra ci sarebbe (stata?) la Champions da giocarsi e che, probabilmente, si chiuderà dopo le prime otto partite in maniera non straordinaria.
Quando poi la palla non vuole entrare, ecco che tutto peggiora. Perché il gol dell'1-1 (divorato) poteva cambiare il corso della partita. Può essere una porta girevole di dimensioni esagerate per chi è ancora a secco e, con la Champions, poteva darsi un po' di felicità. Ancora più importante di una fiducia che sembra sotto i tacchi.