Natali sul Bologna: "Italiano allenatore forte. E Castro attaccante vero, bravissimo Sartori"
Il Bologna stasera ha un appuntamento con la storia (della Champions League e non solo). La squadra di Vincenzo Italiano sarà infatti di scena ad Anfield, contro il Liverpool, in uno stadio dove pochissime italiane sono riuscite addirittura a vincere. Una di queste è la Fiorentina, era la stagione 2009/2010 e la squadra viola riuscì a trionfare 1-2 con i gol di Jorgensen e Gilardino). E tra i titolari di quella squadra c'era anche Cesare Natali, ex difensore che proprio ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com ricorda le emozioni di quella sera: "Quella era una Fiorentina forte, una squadra che aveva già 12 punti nel girone, ma giocare ad Anfield sono quelle sensazioni che da giocatore poi ti porti dietro per sempre. Sono passati tanti anni, non ricordo tutto del passato, ma questa nello specifico è tra i ricordi più belli. Vincere in Champions contro una squadra come il Liverpool, a Liverpool, è un'emozione che piace ricordare anche quando una squadra italiana si trova davanti allo stesso ostacolo".
Quando si entra ad Anfield qual è la prima cosa che colpisce? "La prima cosa che ti colpisce sono i giocatori del Liverpool che nel tunnel per arrivare al campo toccano tutti il simbolo della squadra. Lo toccano solo loro, capisci che c'è un'atmosfera diversa rispetto altre partite e agli altri campi. Un sentimento che unisce la squadra al pubblico, alla storia e alla città. Quando poi entri in campo c'è l'inno che cantano tutti… incredibile. Uno stadio spettacolare, per vivere una partita di calcio devi andare dentro in "apnea" tra virgolette senza pensare a niente e giocartela con la testa libera. Il Bologna non dovrà pensare a niente e provare a fare il suo calcio. Il Liverpool è una squadra ovviamente più forte, gioca in casa, ma in una partita così non puoi uscire con dei rimpianti, devi giocartela al massimo delle tue possibilità".
Del resto la filosofia di Italiano è quella di attaccare. "Lui è una allenatore forte, la sua mentalità riesce a trasmetterla. Poi è chiaro che a volte uno dice che potrebbe essere più prudente in certe situazioni, come nelle finali europee perse, ma la sua idea mi piace, un'idea che vuole trasmettere a prescindere dall'avversario. Sicuramente il Bologna non andrà a speculare sul risultato".
Come vedi il Bologna di quest'anno? "Ha fatto una grande stagione l'anno scorso, tutti hanno fatto un lavoro eccezionale, dalla società all'allenatore fino ai giocatori stessi. Chiaro che quando fai un cambio del tecnico e perdi anche giocatori importanti, il rinnovamento chiede un po' di tempo. Non so se possa ripetere la stagione scorsa, però può fare molto bene comunque perché la squadra è rimasta solida e ha preso giocatori interessanti. Castro ad esempio mi piace tantissimo, un attaccante vero. Sartori vede i giocatori prima, è la sua forza da sempre".