Mkhitaryan e Giroud uniti dal tema umanitario. L'armeno ringrazia: "C'è una sola squadra"
Divisi dal derby di Milano, uniti dal no alla guerra. Da tempo, Henrikh Mkhitaryan alterna, sui suoi profili social, esultanze legate alle sue prestazioni con la maglia dell'Inter all'attenzione per un delicatissimo tema internazionale, la situazione del Nagorno-Karabakh. Si tratta di una regione, geograficamente appartenente all'Altopiano armeno e abitata quasi esclusivamente da popolazione armena, ma sulla quale da secoli l'Azerbaigian reclama, portando avanti un conflitto bellico molto sanguinoso, la propria sovranità di diritto.
Situazione delicatissima. L'Artsakh - questo il nome armeno dell'area - è una regione che vive giorni di grande apprensione per i suoi abitanti. Dal 1991 la regione si è infatti autoproclamata indipendente, dando vita a una repubblica guidata fisiologicamente da una maggioranza armena, riconosciuta da pochi Stati non appartenenti all'ONU. Di qui, lo scoppio di una nuova serie di conflitti: nel 2020, la seconda guerra del Nagorno-Karabakh si concluse con il ritorno di quasi tutto il territorio sotto il controllo dell'Azerbaigian e un accordo ci cessate il fuoco. A partire da settembre 2023, al termine di un blocco stradale durato dieci mesi che ha portato diverse carestie nella regione, nuove offensive azere sulla capitale Stepanakert hanno riportato il panico nell'area, causando nuovi morti e costringendo migliaia di civili armeni alla fuga.
La storia di Mkhitaryan e il post di Giroud. Come prevedibile, la vicenda - che a livello diplomatico negli ultimi giorni ha visto l'intervento della Turchia, storicamente vicina a Baku e intenzionata a mantenere il controllo nella macro-regione - ha sempre interessato molto da vicino Mkhitaryan. Il centrocampista armeno dell'Inter, ai tempi dell'Arsenal, dovette saltare la finale di Europa League contro il Chelsea, organizzata proprio a Baku: l'Azerbaigian gli vietò l'ingresso nel Paese, e alcuni tifosi dei Gunners furono anche arrestati per aver girato nelle strade della Capitale azera con la sua maglia. Nelle ultime ore, ai ripetuti appelli di Miki si è unito anche un avversario: si tratta di Olivier Giroud. Il centravanti del Milan ha infatti riportato un lungo messaggio di SOS Chrétiens d'Orient, ONG che si occupa della tutela dei cristiani nell'Est del mondo. Pronto il ringraziamento di Mkhitaryan: "C'è solo una squadra quando si tratta di umanità".
There is just one team in football when it comes to humanity🌍 Thank you @_OlivierGiroud_ 🙏🏼 https://t.co/pDYNKCzFty
— Henrikh Mkhitaryan (@HenrikhMkh) October 1, 2023
🇦🇲#Arménie - Le milieu de terrain arménien du club de #football de l'Inter Milan, Henrikh Mkhitaryan, a appelé les dirigeants internationaux à « se dresser contre le nettoyage ethnique » dans la région contestée du #HautKarabakh.
« Après un blocus de dix mois, le 19 septembre,… pic.twitter.com/DBazECODvd
— SOS Chrétiens d'Orient (@SOSCdOrient) September 29, 2023