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Milan, Cardinale: "Non sono soddisfatto, come Ibra, di non essere al primo posto in Serie A"

Milan, Cardinale: "Non sono soddisfatto, come Ibra, di non essere al primo posto in Serie A"TUTTO mercato WEB
giovedì 29 febbraio 2024, 22:30Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Gerry Cardinale, patron del Milan, nel suo intervento al Financial Times, ha parlato anche della sua insoddisfazione per essere lontano dal primo posto in classifica in Serie A: "Cambiamento non è una brutta parola. Sto facendo affidamento su Zlatan per i suoi consigli e la sua prospettiva. Tutto intorno al Milan ha bisogno di “cambiare”, anche se userei un’altra parola: “evolvere”. Cambiamento è una parola da nero o bianco, come se dovessimo buttare tutto all’aria e ricominciare. Non c’è bisogno. Evolversi è un processo migliore. Guarderemo al personale, abbiamo avuto un sacco di infortuni. Non sono soddisfatto, Zlatan non è soddisfatto, di non essere al primo posto in Serie A. Ma ci arriviamo. Siamo una squadra giovane e nuova che attualmente non sta facendo male. Ma non fare male non vuol dire necessariamente fare bene, giusto? Abbiamo del lavoro da fare”.

Come pensate di competere contro club controllati da fondi sovrani?
“Bella domanda. La risposta ovviamente è che non puoi superarli nelle spese, ma dovrei vergognarmi se non fossi quel tizio che spende ogni singolo dollaro di capitale da investire meglio di chiunque altro (spendere meno, ma meglio. Ndr). Questo è l’obiettivo, questo è come competi. Le persone pensano che sia importante la somma che spendi. Ma è come lo spendi, se lo spendi meglio. Non si lavora facendo deficit ma tenendo conto del cash flow. Non è che prendiamo e intaschiamo quello che guadagniamo, lo reinvestiamo nella squadra e nei giocatori.

Lo stadio nuovo ci garantirebbe molto più flusso di denaro, e con questo cash flow potremmo essere più competitivi nei confronti della Premier League. È l’unico modo possibile e spero che ci sia consapevolezza su questo. È una cosa che premierebbe tutto il sistema e che porta all’autoregolazione. E quando si arriva all’autoregolazione che succede? Allora tutti smettono di parlare di Super League, ci concentriamo su come gestirci meglio e si prende una strada migliore. Questa deve essere la nostra eredità”.

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