Marchetti: “Leao? Ricorda la gestione Icardi all’Inter. A Madrid serve un’impresa”
Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Luca Marchetti. Queste le sue parole:
Che sfida è quella di stasera tra Real Madrid e Milan?
“Le squadre italiane devono ambizione e presuntuose, devono aumentare il ritmo. A maggior ragione il Milan che ha l’ostacolo maggiore. Ci saranno sfide molto affascinanti che ti riportano a sfide di livello altissimo come Real Madrid e Arsenal, sono sfide importanti che ti regalano emozioni. Sono le gare più facili da preparare, giocare a Madrid o contro l’Arsenal è stimolante. Non c’è niente da perdere per le italiane, con questa formula puoi permetterti anche di fare un passo falso. Il Milan è chiamato a rispolverare quel lustro che in passato ha portato in giro per tutta l’Europa. In 90 minuti può succedere tutto, anche che possa essere la notte di Leao. Se iniziamo a parlarne adesso finiamo per parlare solo di Leao”.
Serve una risposta oggi da Leao?
“Si e no. Non puoi pretendere che possa esplodere in una notte, ha dimostrato in qualche partita di essere straordinario, ma deve dimostrarlo ogni gara. È un talento che una squadra come il Milan ha deciso di non permettersi di aspettare. È una gestione individuale e di un gruppo, ma il Milan non può permettersi il lustro di perderlo. A me ricorda la vicenda Icardi-Spalletti nel 2018 in cui un giocatore forte venne messo fuori qualche partita, ma per i suoi comportamenti veniva messo ai margini e perse anche la fascia. Fatte le debite proporzioni credo che con Leao si voglia dare un segnale. Il talento di Leao non può essere sprecato, oggi in Italia un giocatore talentuoso ma non disciplinato non si può utilizzare solo il bastone. Ci vuole equilibrio nella gestione di Leao”.
Che momento sta vivendo la Juventus?
“Ci lamentavamo di una Juventus noiosa, adesso è esattamente il contrario. La Juventus sta cercando un equilibrio, Thiago Motta sta cercando di capire dove piazzare il baricentro della Juve. Nelle partite con le grandi ha sempre fatto grandi gare, spesso aperte, cercando sempre di affrontare l’avversario a viso aperto. È andata in difficoltà per la prima volta con lo Stoccarda una squadra che l’ha affrontata a viso aperto. Credo che la Juve abbia perso delle certezze dopo l’infortunio di Bremer. In questo momento la Juve sta vivendo il classico della coperta, se vuoi creare di più concedi di più all’avversario. È aumentata la produzione offensiva, poi però concedi di più difensivamente”.