Mancini sul futuro di Ranieri a Roma: "È stato chiaro. Sia con noi che con i giornalisti"

Gianluca Mancini, difensore della Roma, nel corso della lunga intervista con Cronache di Spogliatoio ha parlato anche del futuro dell'attuale allenatore del club giallorosso, Claudio Ranieri.
Ha detto a tal proposito Mancini: «Da quando è arrivato, il mister ha aperto la porta del nostro spogliatoio. Io, ma credo anche i miei compagni, abbiamo percepito un allentamento della tensione e di quella sensazione di malessere che ci accompagnava, perché stavamo vivendo davvero male la mancanza di risultati. Il mister ci ha spiegato il suo metodo di lavoro, come vedeva le cose sia sul campo che nell’atteggiamento. Una cosa che mi ha colpito particolarmente è stata una frase che ha detto appena arrivato. Era novembre, venivamo da una serie di brutti risultati e non ricordo esattamente la nostra posizione in classifica, ma tutti sapevano che la situazione era complicata. Eppure lui, fin da subito, ha detto che i cavalli buoni si vedono alla fine. Quella frase mi ha fatto riflettere. È arrivato in un momento drammatico, senza conoscerci direttamente, ma evidentemente aveva visto qualche partita e aveva intuito il potenziale della squadra. Dire una cosa del genere in quel contesto ci ha dato una grande spinta: ci ha fatto capire che lui credeva in noi, anche senza conoscerci a fondo. Da quel momento abbiamo deciso di seguirlo, di lavorare secondo le sue indicazioni e di affidarci alla sua esperienza. Così siamo arrivati fin qui, ma, come ho detto prima, non abbiamo ancora fatto nulla. Manca ancora tanto alla fine, e ora siamo concentrati sul resto del campionato».
Ma lui gli ha mai chiesto direttamente di restare? Dice Mancini: «Questo è un tema particolare. È sempre stato chiaro con noi e lo è stato anche nelle ultime settimane con voi giornalisti. È evidente che una figura come la sua sia importante non solo per noi giocatori, ma per tutto l’ambiente Roma: da chi lavora a Trigoria, a chi viene allo stadio, fino ai calciatori stessi. La sua presenza è fondamentale, ma, come ha detto lui stesso, continuerà a esserlo anche in un altro ruolo. Saprà guidarci, osservarci e darci consigli. Per questo la società ha preso una decisione importante, che avrà un impatto anche sul futuro della Roma, nell’altro ruolo».
