Lotito ripagato con la sua stessa moneta? Impossibile spendere quasi 10 milioni per un anno

Claudio Lotito tra gli addetti ai lavori ha la fama di imprevedibile. Perché finché non si arriva con il contratto firmato, le sorprese sono dietro l'angolo. Tira e molla sugli stipendi, sui bonus, sulle modalità di pagamento. Insomma, come ha detto oggi Daichi Kamada... "All'inizio avevo intenzione di restare, ma l'Italia è così e il presidente della Lazio è famoso per essere uno dei più difficili con cui negoziare. Volevo solo un contratto di un anno e non ho chiesto nulla perché ero pagato abbastanza".

Uno dei più difficili con cui negoziare. Chiunque lo confermerebbe. Però poi il buon Kamada fa capire che qualcosa non è andato non tanto per lui, ma per altri motivi: "Non so che cosa il mio agente abbia detto alla società, ma io volevo solamente un anno di contratto". Probabilmente la cartina tornasole è proprio nella prima parte della frase. Perché Lotito ha spiegato come la richiesta fosse quella di un bonus da 2,5 milioni alla firma. Non è dato sapere quali fossero le commissioni dell'anno scorso (né se le abbia già eventualmente pagate, altro tasto dolente quando si parla di calcio italiano, visto che gli agenti sono gli ultimi a essere liquidati), ma è chiaro che ci sia un cortocircuito evidente.

Kamada avrebbe perso lo sconto per il Decreto Crescita, andando a prendere 7 milioni all'anno lordi rispetto ai 5,5 attuali. In più la richiesta di commissione di 2,5 milioni porterebbe l'investimento, per un anno, a 10 milioni. A fondo perduto, probabilmente, perché fra un anno si poteva ripresentare il problema. Lotito ha fatto benissimo a dire di no, a non farsi prendere per il collo. Certo, i contratti - come sempre - si firmano in due e c'era il rischio già una stagione fa.