LIVE TMW - Lazio, Sarri: “Preoccupato? No, ma serviranno mesi per risalire in classifica”
Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, è atteso a minuti in sala stampa all’Olimpico per commentare la partita con il Monza, terminata 1-1. Segui la diretta testuale su TuttoMercatoWeb.com!
Inizia la conferenza:
L’attacco fa fatica: questo è il problema principale?
“Il problema è duplice, abbiamo perso anche la solidità difensiva che avevamo. Siamo meno ordinati. Sicuramente stiamo creando poco in relazione alla mole di gioco che facciamo. La sensazione è che abbiamo smesso di attaccare la porta, gli spazi. Ne stiamo parlando per risolvere la situazione. E poi c’è l’aspetto mentale, tra l’1-0 e l’1-1 abbiamo concesso le chiavi della partita gli avversari. Pensavamo di aver già vinto. Poi abbiamo ricominciato a giocare, ma dobbiamo fare meglio”.
La Lazio sembra involuta. Perché?
“È difficile dare una spiegazione di questo tipo. A livello di applicazione i ragazzi ci sono anche, altrimenti non puoi giocare bene nei primi 70 metri. È qualcosa di diverso che ci frena. Il pressing oggi? Non puoi pressare se sei passivo. Oggi poi eravamo anche troppo bassi”.
Ci confermi che tutti stiano remando nella stessa direzione?
“Posso essere sincero? Mi sembra una domanda del cazz*. Perché se fosse vero, nessuno te lo direbbe. Comunque la sensazione non è questa”.
Lei è preoccupato?
“No ma sono attento per capire i motivi del nostro calo. Quando entri in un momento negativo, con i risultati che non arrivano, risalire è possibile ma bisogna avere la consapevolezza che cii vorranno mesi. Quindi non servono ansie inutili e drammi ogni partita. Martedì non ho visto una squadra morta, oggi nel secondo tempo neanche”.
Contro le squadre più forti la Lazio rende meglio…
“Ci può essere l’aspetto mentale che ti comporta una maggiore attenzione, ma anche un discorso tattico contro avversari che vogliono fare la partita”.
Qual è la medicina?
“I nuovi hanno bisogno di tempo per entrare nel nostro meccanismo tattico. È difficile comprendere questa involuzione a livello mentale, a meno che la squadra l’anno scorso ha dato il 105% e non ha più nulla”.
Finisce la conferenza.