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LIVE TMW - Guerra in Ucraina, De Zerbi e Fonseca lasciano il paese. FIFA toglie il nome 'Russia'

LIVE TMW - Guerra in Ucraina, De Zerbi e Fonseca lasciano il paese. FIFA toglie il nome 'Russia'
domenica 27 febbraio 2022, 23:30Serie A
di Redazione TMW
fonte A cura di Marco Conterio, Ivan Cardia, Tommaso Maschio, Gaetano Mocciaro, Lorenzo Di Benedetto, Simone Bernabei, Niccolò Pasta, Michele Pavese

Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022, la Russia ha attaccato l'Ucraina dopo il via libera all'operazione militare da parte del presidente russo, Vladimir Putin. Esplosioni a Kiev e in altre città ucraine, il capo del Cremlino ha intimato ai paesi stranieri di evitare interferenze, o ci saranno conseguenze mai viste. Una guerra che ha scatenato subito una lunghissima sequela di reazioni: su Tuttomercatoweb.com racconteremo in presa diretta tutti gli eventi e le dichiarazioni più rilevanti legate al mondo del calcio e dello sport

08.30 - De Zerbi e il suo staff hanno superato il confine e lasciato il paese - Una bella notizia in questi giorni difficili. Roberto De Zerbi e il suo staff hanno lasciato l'Ucraina. Il tecnico dello Shakhtar nella giornata di ieri aveva lasciato Kiev in treno e dopo ore di viaggio l'allenatore e il suo staff hanno superato la frontiera. Fondamentale il supporto di Ceferin che ha organizzato tutto alla perfezione.

LUNEDÌ 28 FEBBRAIO

23.48 - I giocatori di Shakhtar e Dinamo in Romania - Buone notizie per le 42 persone di Shakhtar Donetsk e Dinamo Kiev, tra calciatori e relative famiglie, che hanno lasciato l'Ucraina nelle scorse ore. La delegazione è arrivata in Romania: accolta dal presidente della federcalcio, ora viaggerà via pullman verso la capitale Bucarest.

23.05 - Chelsea Foundation prende tempo con Abramovich - Ancora nessuna risposta ufficiale da parte di Chelsea Foundation, l'ente i cui amministratori sono stati indicati da Roman Abramovich come in "posizione migliore" per rilevare la gestione del club. Il motivo è legato alla funzione benefica dell'associazione e alle compatibilità con la legge britannica in materia.

22.50 - Federcalcio inglese: "Solidali con Ucraina, niente gare coi russi" - La Football Association inglese si esprime con toni convinti e si dice contraria a qualsiasi partita con la Russia: "Per solidarietà all'Ucraina e per condannare pienamente le atrocità che le autorità russe stanno commettendo, la FA conferma che non giocheremo alcun match internazionale contro la Russia per il prossimo futuro".

21.20 - Federcalcio Polonia: "Non giocheremo con la Russia" - Dura reazione della federcalcio polacca, per mano del presidente Cezary Kulesza. Su Twitter si è scagliato contro le prime mosse FIFA anti-Russia: "La decisione odierna della FIFA è totalmente inaccettabile. Non siamo interessati a partecipare al gioco delle apparenze. La nostra posizione rimane intatta: la Polonia non giocherà contro la Russia, non importa che nome abbia la squadra".

20.25 - Prime mosse FIFA: via nome Russia, bandiera e inno - La FIFA inizia con le prime mosse in risposta al conflitto ucraino: per le squadre russe sarà possibile continuare a partecipare alle competizioni internazionali (non giocando però in suolo russo), ma senza il nome "Russia" (sostituito da RFU) né bandiera né inno. Non vengono escluse ulteriori sanzioni future, come l'esclusione dei sopracitati club.

20.10 - Pure Fonseca ha lasciato la capitale ucraina - Paulo Fonseca, ex allenatore della Roma, ha lasciato l'Ucraina con la sua famiglia. A confermare la notizia lo stesso tecnico portoghese su Instagram: "Io e la mia famiglia siamo usciti dal paese, abbiamo viaggiato per oltre 30 ore con un bus. Siamo salvi, ma l’incubo continua per gli ucraini, continuano a soffrire".

19.05 - Anche Shevchenko a Londra a manifestare: "Fermate la guerra in Ucraina" - C'era anche Andriy Shevchenko quest'oggi a Londra per la manifestazione contro la guerra in Ucraina, il suo paese d'origini. L'ex attaccante di Milan e Chelsea ha postato una foto direttamente da Trafalgar Square: "Fermate la guerra in Ucraina!", ha scritto Sheva.

17.53 - De Zerbi e il suo staff hanno lasciato Kiev in treno - Roberto De Zerbi e il suo staff sono riusciti a lasciare Kiev. Il tecnico dello Shakhtar, che era rimasto in Ucraina per stare vicino ai suoi ragazzi, ha lasciato Kiev in treno qualche ora fa insieme al suo staff e dovrebbero arrivare alla frontiera a notte fonda.

17.33 - Spezia, riscaldamento con maglia "Stop War": club al fianco dell'Ucraina e di Kovalenko - Maglia speciale per lo Spezia nel riscaldamento della gara contro la Roma. Il club spezzino, infatti, è sceso in campo con una maglia di sostegno all'Ucraina e al centrocampista Viktor Kovalenko, con la scritta "Stop War" in evidenza. La squadra ligure avrebbe voluto inserirlo anche nella divisa da gioco di oggi, ma il regolamento della Serie A non lo permette. Per questo la scelta di esibirlo nel pre partita.

16.52 - La moglie di Fonseca: "Fermate la follia russa, quale paese verrà bombardato domani?" - Giorni difficili per la famiglia Fonseca, negli scorsi giorni in Ucraina e ora fuori dal paese dopo l'assalto dell'esercito russo. La moglie dell'ex allenatore della Roma, Katerina Ostroushko, sulle colonne de Il Tempo ha voluto diffondere quelli che sono stati gli ultimi giorni della famiglia Fonseca, pregando per un pronto stop della guerra: “Parlo alle persone in Europa, America, Russia e in tutto il mondo. C'è una guerra in corso in Ucraina. Non è 'un’operazione speciale', ma una guerra cinica e crudele. Le città e i villaggi ucraini sono in fiamme, sotto i bombardamenti e le bombe. Missili dalla Russia e dalla Bielorussia volano contro edifici residenziali a più piani. Questo è quello che ho visto con i miei occhi e quello che milioni di ucraini vedono ogni giorno. I fuhrer folli mandano i loro soldati a uccidere gli ucraini che sacrificano la loro vita per difendere la patria, le loro mogli e i loro figli. Questa è l'unica verità e non ce ne sono altre. Non credete se vi dicono che le bombe non volano sui civili. Volano, uccidono e distruggono. Non credete se vi dicono che il nostro governo è 'nazista'".

15.30 - I brasiliani di Shakhtar e Dinamo Kiev al sicuro in Romania - Sono finalmente riusciti ad entrare in Romania i giocatori brasiliani di Shakhtar Donetsk e Dinamo Kiev, che grazie alla Federcalcio rumena sono riusciti ad entrare nel paese lasciando così l'Ucraina. I giocatori ora si trasferiranno fuori Bucarest, dove gli è stato messo a disposizione un centro sportivo in cui potranno riposarsi.

13.53 - Giampaolo parla di Supryaga - Marco Giampaolo, tecnico della Samp, ha parlato ai canale ufficiale del club della situazione ucraina: "Innanzitutto l'attenzione del mondo è a quella che è la situazione in Ucraina. E' una miseria assoluta nel 2022. Con noi c'è Supryaga che penso che abbia evitato anche la chiamata alle armi perchè se fosse rimasto lì avrebbe dovuto imbracciare un fucile, come stanno facendo tutti i civili ucraini dai 18 ai 60 anni. Con Supryaga abbiamo parlato, anche grazie ad un interprete, abbiamo cercato di capire come stesse lui, come stesse la sua famiglia e quale fosse il suo stato d'animo. Devo dire che il ragazzo, chiaramente preoccupato per la sua famiglia, ma ci ha rincuorato e ha rincuorato anche se stesso. Poi il mondo guarda quello che succede".

13.45 - L'incredibile storia di Alan Patrick: via dall'Ucraina lunedì per un'operazione all'ernia. Così si è salvato dalle bombe - Incredibile vicenda per Alan Patrick dello Shakhtar, che per via di un'ernia ha lasciato l'Ucraina lunedì, evitando così il bombardamento degli scorsi giorni su Kiev. A raccontarlo è stato lo stesso brasiliano su Instagram nelle scorse ore.

13.37 - Gravina all'ANSA: "Presto De Zerbi in Italia" - In una nota all'ANSA, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato della situazione ucraina: "La crisi ucraina ci addolora e ci preoccupa molto. Con il posticipo di 5' dell'inizio delle gare del fine settimana abbiamo voluto dare un segnale di unità nel promuovere e sostenere la pace. Ringrazio i tanti club, i dirigenti, i calciatori e gli allenatori che stanno inviando messaggi coerenti con la posizione italiana e quella della UEFA. In queste ore, il presidente Ceferin si sta attivando in prima persona per aiutare tantissime persone del nostro mondo dimostrando di essere un grande leader. La situazione è critica, nella speranza che si arrivi presto ad un cessate il fuoco, ci siamo comunque attivati per poter riabbracciare quanto prima in Italia Roberto De Zerbi e il suo staff con cui sono in contatto costante".

11.30 - Comunicato della Federcalcio ceca: "Non giocheremo contro la Russia nemmeno in campo neutro" - Dopo quella polacca, anche la Federcalcio ceca si schiera apertamente contro la guerra. Per questo motivo, la Nazionale non disputerà più alcuna partita contro la Russia. "La Federazione Calcistica della Repubblica Ceca, i membri dello staff e i giocatori hanno deciso di non giocare contro la Russia date le situazioni attuali, nemmeno in campo neutro. Vogliamo che tutto questo finisca il prima possibile".

11.07 - La condanna del Chelsea - Il conflitto in Ucraina prosegue e il mondo del calcio continua a lanciare segnali e a condannare l'attacco della Russia di Putin. Anche il Chelsea, attraverso un comunicato ufficiale, si è espresso in tal senso: "La situazione in Ucraina è orribile e devastante. I pensieri del Chelsea FC sono con tutto il popolo ucraino. Tutti noi preghiamo per la pace". Ricordiamo che ieri l'oligarca russo Roman Abramovich aveva deciso di lasciare la gestione del club londinese.

10.15 - In Russia il campionato va avanti - Come se niente fosse. Il campionato russo va avanti senza preoccuparsi di quello che succede intorno. Ieri si sono disputate quattro partite, oggi ce ne sarà un'altra. Lo Spartak di Paolo Vanoli ha perso il derby contro il CSKA.

DOMENICA 27 FEBBRAIO

23:15 - I giocatori stranieri di Shakhtar Donetsk e Dinamo Kiev hanno lasciato il Paese - I giocatori stranieri dello Shakhtar Donetsk e della Dinamo Kiev sono riusciti a lasciare l'Ucraina in queste ore. I giocatori, cone le loro famiglie, sono partiti in treno e hanno superato il confine.

21.09 - Szczęsny si espone: "Non giocherò contro la Russia, vedremo se la FIFA avrà le palle di squalificarci - Nel post gara della sfida contro l'Empoli, il portiere della Juventus Wojciech Szczęsny ha parlato della guerra in Ucraina, che lo ha toccato da vicino vista la nazionalità della moglie: "Ho deciso di fare una scelta di non giocare la partita contro la Russia dei playoff del mondiale. Sono stra-contento che i miei compagni abbiano fatto uguale. Se dobbiamo perderla a tavolino lo faremo a testa alta sapendo che abbiamo fatto la scelta giusta. Speriamo che la gente faccia le scelte giuste, le partite non si giochino e la Russia non vada al mondiale. Questo però non tocca a noi. Il nostro lo abbiamo fatto. Mia moglie? La maggior parte della mia famiglia da qualche settimana è lontana dall'Ucraina. C'è gente in Ucraina che è nascosta e cerca di scappare. La situazione è brutta. Vorrei aggiungere che anche io non ce l'ho con tutti i russi. Credo che la maggior parte della Russia è contro la guerra, quelli sensibili. Però il governo ha fatto queste scelte ed è molto brutto. Io credo che i nostri social non sono lì per mettere un messaggio dopo una partita vinta ma quando c'è da parlare bisogna dire come stanno le cose. Sono contento che in questa brutta situazione, tutti i miei compagni hanno fatto la cosa giustissima e hanno parlato di principi. Andiamo avanti. Credo che tutte le nazionale dovrebbero seguire il nostro esempio. Così vediamo se la FIFA ha le palle di dare il mondiale a tavolino alla Russia. Non credo proprio".

20.50 - Carnevali pensa De Zerbi - Nel pre partita della sfida contro la Fiorentina, l'amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, ha parlato a Sky Sport rivolgendo il suo pensiero a Roberto De Zerbi e al suo staff, bloccato in Ucraina nelle ultime ore: “Per noi è difficile parlare di calcio, il nostro pensiero da a Roberto De Zerbi e al suo staff. Gli mandiamo un abbraccio".

20.03 - Vlahovic si schiera contro la guerra e manda un messaggio all'Ucraina - Dopo la doppietta contro l'Empoli, l'attaccante della Juventus Dusan Vlahovic ha voluto ribadire la sua vicinanza all'Ucraina in un momento molto duro: "Come abbiamo detto prima della gara, 'No war'. No alla guerra, vogliamo la pace".

18.51 - Zinchenko in campo in lacrime. Poi l'abbraccio con Mykolenko - Nel pre gara di Everton-Manchester City, Oleksandr Zinchenko si è lasciato andare ad un pianto dopo che sugli spalti i tifosi di entrambe le squadre hanno mandato diversi messaggi di solidarietà al popolo ucraino. Sempre nel pre partita, il difensore del City ha lungamente abbracciato il connazionale Vitalj Mykolenko, che milita nei Toffees.

18.29 - Solomon racconta il suo viaggio fuori dall'Ucraina - Lungo post su Instagram di Monor Solomon, israeliano dello Shakhtar Donetsk che ha raccontato sui canali social il suo lungo viaggio intrapreso per uscire dall'Ucraina, bombardata dalla Russia. Il giocatore dello Shakthar ha raccontato il percorso che lo ha portato ad entrare in Polonia, dopo che nella notte di giovedì era stato svegliato, come i compagni, dalle sirene e dalle esplosioni in città.

17.49 - Mihajlovic torna a parlare della guerra - Sinisa Mihajlovic è tornato sul tema della guerra in Ucraina nel post-partita di Salernitana-Bologna: "Quando ci sono le partite, uno si concentra su quello e scorda ciò che c'è fuori. Finita la partita, diventa dura da gestire. Fortunatamente non sono un diretto interessato, ma quando guardo la tv mi tornano le emozioni di 30 anni fa nel mio Paese. I bombardamenti erano la prima notizia, poi piano piano sono diventati meno importanti perché ci si è abituati. Oggi non deve essere così. Tutti noi dobbiamo dare il nostro contributo, ma non solo per qualche giorno", ha detto a DAZN "Fortunatamente solo in pochi sanno cosa sia la guerra. Poi ci sono persone meno fortunate, come me o come gli ucraini, che se ne ricorderanno finché vivranno. Bisogna far capire ai giovani che cosa sia la guerra, ma soprattutto ai politici, perché sono loro che fanno le cose. Tutte le guerre sono uguali e nessuna guerra ha un vincitore, solo innocenti che muoiono".

16.56 - Tudor parla della guerra - Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Venezia, mister Igor Tudor ha commentato anche i tristi eventi degli ultimi giorni in Ucraina: "La guerra l'ho vissuta sulla mia pelle. Il mondo si è messo solo a guardare, io spero che questa guerra finisca prestissimo, perché non può succedere ai giorni d'oggi", le dichiarazioni del tecnico croato del Verona.

16.38 - Lunin esce dai convocati del Real - Non se la sente di giocare Andrij Lunin, portiere del Real Madrid che nelle scorse ore aveva lanciato diversi appelli in difesa del suo paese. Il giovane portiere ucraino, inizialmente incluso nella lista dei convocati del club spagnolo, non se la sentirebbe di scendere in campo ed è dunque stato esonerato dal club, che di comune accordo lo ha escluso dalla lista definitiva a poche ore dalla sfida contro il Rayo Vallecano.

16.14 - De Zerbi e il suo staff lasceranno l'Ucraina nelle prossime ore - Dopo gli appelli delle scorse ore, i giocatori brasiliani dello Shakhtar Donetsk stanno finalmente per lasciare l'Ucraina. Il gruppo, secondo Sportitalia, è infatti diretto in treno verso la Polonia da dove poi partirà per far rientro in Brasile. Diversa la situazione di Roberto De Zerbi e del suo staff: il gruppo italiano aspetta l'ok definitivo dell'ambasciata, che potrebbe arrivare nelle prossime ore, per partire in auto verso la Polonia o la Romania. Lì De Zerbi e i suoi collaboratori si fermeranno qualche giorno per poi raggiungere finalmente l'Italia.

15.45 - Il brasiliano Lucas Rangel lascia l'Ucraina a piedi - Fra i tanti giocatori brasiliani bloccati in Ucraina c'è anche Lucas Rangel, attaccante del Vorskla. Il giocatore è partito due giorni fa in macchina dalla città di Poltava, nell'est del paese, ed è arrivato ad alcuni chilometri di distanza dal confine con la Polonia. Lì, come testimoniato sui social, si è trovato davanti ad un enorme fila di macchine in attesa di oltrepassare la dogana e per evitare un'attesa di parecchie ore ha scelto di abbandonare l'auto su cui viaggiava e proseguire il viaggio verso la Polonia a piedi.

14.52 - Nuova richiesta d'aiuto dei brasiliani di Shakhtar e Dinamo - Oltre 48 ore dopo il primo appello e con i bombardamenti russi che si fanno sempre più incessanti e pericolosi per la popolazione, i giocatori brasiliani di Shakhtar Donetsk e Dinamo Kiev hanno fatto un nuovo video in cui chiedono aiuto alle autorità per lasciare l'Ucraina. I calciatori e le loro famiglie sono chiusi all'interno di un hotel di Kiev e tramite i social continuano nella loro ricerca di aiuto per lasciare il paese.

13.54 - Paulo Fonseca ha lasciato l'Ucraina - Dopo l'appello dei giorni scorsi, l'ex allenatore della Roma Paulo Fonseca è riuscito a lasciare l'Ucraina insieme alla famiglia. Il tecnico, grazie ad una missione dell'ambasciata portoghese, ha raggiunto la Moldavia con un autobus.

12.31 - Szczesny: "Non giocherò contro la Russia" - Dopo Lewandowski e Glik, anche Wojciech Szczesny prende posizione e supporta la scelta della Polonia di non giocare lo spareggio Mondiale contro la Russia: "Mia moglie è nata in Ucraina, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina, molti dei miei amici sono ucraini e sono tutte persone fantastiche. Il 26 marzo avremmo dovuto giocare contro la Russia in una partita di spareggio per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar. E anche se il mio cuore si spezza mentre scrivo, la mia coscienza non mi permette di giocare".

11.21 - Lewandowski: "Inimmaginabile affrontare la Russia" - Il capitano della Polonia Robert Lewandowski sostiene la decisione della Federazione di non giocare la sfida contro la Russia valida per il playoff Mondiale: "La decisione giusta! Non posso immaginare di giocare una partita contro la Russia in una situazione in cui le aggressioni armate all'Ucraina vanno avanti", ha scritto.

10.40 - La Polonia annuncia: "Non giocheremo il playoff Mondiale contro la Russia" - "Niente più parole, è tempo di agire". Il presidente della Federcalcio polacca Cezary Kulesza prende posizione e annuncia come la nazionale della Polonia abbia deciso di non giocare la sfida contro la Russia in programma il prossimo 24 marzo e valida per il playoff di accesso a Qatar2022. Qua l'annuncio di Kulesza, che presenterà alla FIFA una mozione congiunta con Svezia e Repubblica Ceca.

SABATO 26 FEBBRAIO

23.18 - Tsonev del Chornomorets racconta la fuga - Protagonista di una roccambolesca fuga da Odessa assieme al compagno di squadra e connazionale Martin Petkov, il calciatore del Chornomorets Borislav Tsonev ha parlato a Darik Radio dell’arrivo in Romania: "Ora mi sento più tranquillo perché i miei parenti erano preoccupati per me. Non avevo mai sentito spari simili e non credevo che mi sarebbe mai successo, nessuno sa come comportarsi in questi momenti. Il club ci ha detto che non era sicuro restare in hotel, ma ci ha detto anche di arrangiarci da soli e così abbiamo organizzato rapidamente un modo di andarcene assieme a Petkov e al suo manager che ci ha aiutato molto".

22.05 - Lo Zenit è pronto a risolvere il contratto del dissidente Rakitskiy - Yaroslav Rakitskiy verso la risoluzione anticipata del contratto che lo lega allo Zenit. Aveva destato abbastanza clamore l'assenza dell'esperto difensore nella sfida tra Betis e Zenit di ieri sera, dopo che il giocatore nelle ore precedenti aveva pubblicato un post contro la guerra. I tifosi dello Zenit non avrebbero affatto preso bene il suo pubblico sfogo, tanto da arrivare a minacciarlo esortandolo a non indossare più la maglia biancazzurra. È rottura totale e, secondo quanto raccolto da TMW, il club di San Pietroburgo starebbe già lavorando al suo svincolo.

20.43 - Rangnick: "Giusto spostare la finale di Champions" - Il tecnico del Manchester United, Ralf Rangnick, ha parlato in conferenza stampa dello spostamento della finale di Champions in seguito all'invasione russa in Ucraina: "Questa situazione è disperatamente triste, ognuno di noi pensa più o meno lo stesso. È incredibile che ci troviamo ad affrontare una sorta di guerra in Europa ai giorni nostri. Era inevitabile spostare la finale di Champions, la UEFA ha fatto la scelta giusta".

19.50 - Il messaggio di Sara Gama, capitano della Juve femminile - Il capitano della Juventus e dell'Italia femminile, Sara Gama, ha dedicato un messaggio al popolo ucraino attraverso il suo profilo Instagram: "Ci possono essere mille ragioni ma nessuna si trova dentro una guerra. Le persone stanno soffrendo e mi auguro che si arrivi il prima possibile ad una soluzione che protegga vite umane e ristabilisca la pace".

19.27 - Tennis, la Russia rinvia tutti i tornei internazionali - Non solo il calcio, la crisi politica in Ucraina sta avendo conseguenze dirette anche sugli altri sport. La Federazione russa di tennis, per esempio, ha appena annunciato il rinvio di tutti i tornei internazionali in programma in queste settimane: dal Torneo Challenger di Mosca a quello Juniores di Kazan.

18:54 – Hockey, la Russia potrebbe perdere l’organizzazione dei Mondiali senior e giovanili - Secondo il giornalista canadese Gord Miller la IIHF, ovvero la Federazione dell’Hockey ghiaccio, starebbe pensando di punire la Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina, con la revoca dell’organizzazione dei mondiali senior e di quelli giovanili in programma nel 2023.

18:44 - Basket, l'Olanda non giocherà contro la Russia - Con una nota ufficiale la Federbasket olandese ha annunciato la volontà della squadra di non giocare contro la Russia nella sfida valida per le qualificazione al Campionato Mondiale del 2023.

18:37 – Eurovision Song Contest, Russia espulsa dall’evento - L’EBU ha annunciato che nessun cantante russo parteciperà all’edizione 2022, che si svolgerà in Italia, dell’Eurivision Song Contest. La decisione è arrivata alla luce dell’invasione russa in Ucraina.

18:29 - Kobiashvili: "Lo Schalke ha fatto bene a togliere Gazprom dalle maglie - L’ex calciatore dello Schalke 04 Levan Kobiashvili ha accolto con favore la scelta della sua ex squadra di cancellare dalla maglia lo sponsor Gazprom dopo l’invasione dell’Ucraina da parte delle Russia, ricordando però che non fece lo stesso quando scoppiò il conflitto nella sua Georgia.

18:25 - Hockey, il Lowen Frankfurt interrompe i rapporti con la banca russa VTB - Il club di hockey su ghiaccio di seconda divisione Löwen Frankfurt interromperà il rapporto con la russa VTB Bank Europe con effetto immediato a causa dell'attacco russo all'Ucraina.

18:11 - Lo Zenit San Pietroburgo del basket: "Fuori la politica dallo sport - Lo Zenit San Pietroburgo di basket ha emesso un comunicato ufficiale sottolineando come lo sport debba restare fuori dalle vicende politiche e ribadendo di voler continuare a disputare le partite dell’Eurolega. Un comunicato importante visto che il club, così come quello calcistico, è di proprietà della Gazprom: “Il basket dovrebbe essere fuori dalla politica. Questo assioma fondamentale dovrebbe essere alla base di ogni torneo e di ogni competizione. Tutti noi insieme, le nostre famiglie e i nostri cari stiamo attraversando la situazione attuale e vogliamo andare oltre verso i nostri obiettivi, lottare sul campo con il resto dei club di Eurolega in modo onesto e nobile. Questa è la nostra vita e TUTTI VOGLIAMO GIOCARE!”.

18: 07 - Il russo Rublev: "No war, please" - Il tennista russo Andrey Rublev dopo aver conquistato la finalissima al torneo Atp 500 di Dubai 2022, ha scritto sulla telecamera un messaggio molto significativo: "No war please".

17:59 - Biathlon, la squadra ucraina si ritira - La squadra di biathlon ucraina, guidata da due campionesse olimpiche come Yulia Dschyma e Viktoria Semerenko, ha annunciato il proprio ritiro dalla Coppa del Mondo di specialità. Gli atleti infatti fanno parte delle forze armate e sono stati richiamati al fronte dopo l'invasione da parte della Russia.

17:56 - Federcanoa: "Pronti a ospitare gli atleti ucraini" - La Federcanoa italiana con una lettera del suo presidente Luciano Buonfiglio ha espresso solidarietà all'Ucraina dopo l'invasione da parte della Russia e si è detta pronta ad accogliere le squadre olimpiche e paralimpiche ucraine.

17:37 - Bellinazzo sul Chelsea di Abramovich: "Club debitore di 1 miliardo al patron. Cessione difficile" - Il giornalista Marco Bellinazzo ha parlato a Sky Sport della situazione del Chelsea di Roman Abramovich spiegando come potrebbero cambiare le cose se si arrivasse a obbligare l’oligarca russo a cedere il club o se venissero congelati i suoi beni: "Nell'immediato succederebbe poco perché il Chelsea fattura molto, oltre 500 milioni, e per questo potrebbe andare avanti. Abramovich però in questi anni ha prestato tanto denaro al club di cui è sia proprietario sia debitore per circa un miliardo di euro. E questo complicherebbe l'acquisto del club da parte di un altro soggetto perché dovrebbe pagare questa cifra enorme all'attuale patron. - continua Bellinazzo - Abramovich è stato il primo a usare il calcio per ripulire la propria immagine e quella del proprio paese e il calcio dovrebbe essere risoluto nel sgombrare le zone d'ombra che ancora esistono attorno a certi personaggi".

16:54 - Nota del CIO: "Spostare o annullare gli eventi in Russia e Bielorussia. No a bandiere e inni" - Il CIO oggi esorta tutte le Federazioni Sportive Internazionali a trasferire o annullare i loro eventi sportivi attualmente programmati in Russia o Bielorussia. Dovrebbero tenere conto della violazione della Tregua Olimpica da parte dei governi russo e bielorusso e dare priorità assoluta alla sicurezza e alla protezione degli atleti. Lo stesso CIO non ha in programma eventi in Russia o Bielorussia. Inoltre, il CIO sollecita che nessuna bandiera nazionale russa o bielorussa venga esposta e nessun inno russo o bielorusso venga suonato negli eventi sportivi internazionali che non fanno già parte delle rispettive sanzioni dell'Agenzia mondiale antidoping (WADA) per la Russia.

16:03 - Guerra in Ucraina, l’Eurolega: “Nessuna gara sul territorio russo. Si giocherà in campo neutro” - L’Eurolega ha preso posizione sul conflitto in Ucraina e deciso che le squadre russe ancora in corsa nella competizione dovranno giocare in campo neutro: “Le partite programmate per essere giocate sul suolo russo saranno spostate in altre sedi al di fuori della Russia, mentre le partite che coinvolgono squadre russe, ma programmate per essere giocare in altri paesi continueranno a svolgersi come da programma. - si legge nelle nota – La partita fra CSKA Mosca e Barcellona in programma domenica 27 febbraio è sospesa”.

15:34 - Guerra in Ucraina, cancellate le gare di Coppa del Mondo di sci in programma in Russia - La FIS, Federazione Internazionale Sci, ha deciso di cancellare le gare di Coppa del Mondo in programma in Russia nella stagione 2021-22. Lo ha annunciato in una nota sul proprio sito ufficiale spiegando che la decisione è legata a quanto sta accadendo in Ucraina e mira a mantenere l'integrità della Coppa del Mondo ed è stata presa nell'interesse degli atleti.

15:05 - Guerra in Ucraina, il Sassuolo: "Vicini alla popolazione, a De Zerbi, il suo staff, e a Marlon" - Il Sassuolo, con un tweet sul proprio profilo ufficiale, ha espresso tutta la sua vicinanza al popolo ucraino, all'ex tecnico neroverde Roberto De Zerbi, il suo staff, e a Marlon, oggi allo Shakhtar e bloccati proprio in Ucraina: "Oggi a Kiev la situazione è drammatica. Una guerra atroce sta sconvolgendo l'Ucraina. Siamo vicini a tutta la popolazione coinvolta in questa tragedia. Il nostro pensiero non può non andare anche a mister De Zerbi, a tutto il suo staff e a Marlon, che fanno sempre parte della famiglia neroverde. Abbiate cura di voi, vi aspettiamo in Italia il più presto possibile".

14:48 - Finale di Champions a Parigi, intesa Macron-Ceferin: i motivi che hanno portato alla decisione - Perché Parigi? Poche ore dopo la decisione di spostare la sede della finale di Champions League da San Pietroburgo alla capitale francese, L'Equipe prova a far luce sui motivi che hanno portato la UEFA a scegliere lo Stade de France per ospitare l'evento. Un ruolo determinante nella vicenda lo avrebbe giocato Emmanuel Macron: il presidente della Repubblica francese ha discusso con Aleksander Ceferin - nella massima segretezza - nelle ultime 48 ore per raggiungere un accordo e alla fine è stato ringraziato dallo sloveno nel comunicato ufficiale. Il numero uno della UEFA non voleva far disputare la partita (in programma il 28 maggio) in uno stadio che aveva ospitato match dell'ultimo Europeo, escludendo quindi a priori Wembley, dove si sono disputate le semifinali e la finale.

13:44 - Guerra in Ucraina, tutte le partite del weekend inizieranno con cinque minuti di ritardo - Tutte le partite del weekend, di tutti i campionati italiani organizzati dalla FIGC, quindi sia a livello professionistico che dilettante che giovanile, inizieranno cinque minuti dopo rispetto all’orario di partenza programmato. È questa la decisione, ovviamente simbolica, della Federcalcio, con l’obiettivo di mandare un’unica testimonianza di pace, sensibilizzando appassionati e tifosi sul rispetto della vita umana e sulla necessità di trovare una soluzione diplomatica alla crisi in Ucraina. “I valori universali dello sport ci impongono una riflessione – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – non vogliamo girarci dall’altra parte. Interpretando un sentimento diffuso nell’opinione pubblica italiana, che attraversa in modo trasversale anche il nostro mondo, vogliamo mandare un messaggio chiaro: il movimento calcistico nazionale è sensibile e molto preoccupato per quello che sta accadendo in queste ore, lo sport non fa politica ma reclama a gran voce la pace”.

13:35 - The Independent: oltre a Parigi nessun'altra candidatura per timore di ripercussioni russe - A causa del conflitto tra Ucraina e Russia, la UEFA ha deciso di spostare la sede della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi. Secondo The Independent, la scelta di Ceferin sarebbe stata quasi obbligata: diverse Federazioni, infatti, temevano di subire ripercussioni e pressioni dalla Russia. La Francia tornerà ad ospitare l'evento 16 anni dopo la finale del 2006 tra Arsenal e Barcellona ma è stata una vittoria facile, perché non c'erano candidati particolarmente "motivati".

13:20 - Guerra in Ucraina, la Formula Uno annuncia: "Cancellato il Gran Premio di Russia" - Dopo le nette prese di posizione di due campioni come Sebastian Vettel e Max Verstappen, la Formula Uno ha deciso che non si correrà in Russia nel prossimo settembre. Con una nota ufficiale infatti la FIA ha deciso di cancellare dal calendario l'appuntamento di Sochi a causa dell'invasione dell'Ucraina che sta avvenendo in queste ore.

13:09 - Finale di Champions a Parigi, il portavoce di Putin: "È un peccato, in Russia condizioni ideali" - La decisione della UEFA di spostare la finale di Champions da San Pietroburgo a Parigi è "un vero peccato" secondo Dmitry Peskov, il portavoce di Vladimir Putin. Il Cremlino prende atto di questa "modifica", anche se ovviamente non è d'accordo: "È un peccato che sia stata presa una decisione del genere. San Pietroburgo avrebbe potuto fornire le condizioni ideali per organizzare l'evento".

12:57 - Malagò sulla finale di Champions a Parigi: "Tante tante Federazioni seguiranno la UEFA" - Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha parlato a margine della conferenza sulla Giornata Europea contro le molestie al Parlamento europeo in Italia soffermandosi sulla decisione della UEFA di spostare la finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi: "Ieri quando ho visto l’involuzione, il disastro di quello che stava succedendo ho pensato subito che tutto questo sarebbe stato assolutamente deliberato. L’Uefa è il calcio in Europa e quindi è stata la prima a tagliare il nastro ma vedrete che nel giro di poco saranno molte le Federazioni, sia nazionali che Comitati Europei e organismi internazionali che prenderanno questi provvedimenti. - conclude Malagò - A livello individuale già li stanno prendendo molti atlete e atleti, giustamente io aggiungo”.

12:43 - Finale di Champions a Parigi, Shirokov: "È un mistero, ci sarà tempo per organizzarla?" - Anche Roman Shirokov, ex giocatore di CSKA, Spartak e Zenit, ha commentato con grande rammarico le decisioni prese oggi dalla UEFA, che ha annunciato lo spostamento della sede della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi: "Per me è un mistero il motivo per cui hanno deciso di spostare la finale da San Pietroburgo. È necessario chiedere agli organizzatori perché è stata presa una tale decisione. La Francia avrà tempo sufficiente per prepararsi alla finale? Qui era pronto", ha detto a Sport Express.

12:22 - Pres. Federcalcio russa: "Decisioni della UEFA dettate da ragioni politiche. Non le sosteniamo"- Aleksandr Dyukov, presidente della Federcalcio russa, ha commentato con grande rammarico le decisioni prese oggi dalla UEFA, che ha deciso di spostare la finale di Champions da San Pietroburgo a Parigi e di far disputare le prossime gare europee in campo neutro alla formazioni russe e ucraine: “La RFU è da tempo un partner affidabile della UEFA, non solo adempiendo a tutti gli obblighi necessari, ma anche offrendo e fornendo supporto completo nell'attuazione di nuovi progetti e nell'organizzazione di importanti competizioni. La più importante e prestigiosa sarebbe stata la finale di Champions League a San Pietroburgo; la Federazione aveva soddisfatto pienamente tutti i requisiti, anche in termini di sicurezza. Riteniamo che la decisione di spostare la sede della finale di Champions League sia stata dettata da ragioni politiche. La RFU ha sempre aderito al principio lo sport è fuori dalla politica, e quindi non può sostenere questa decisione. La RFU, inoltre, non sostiene la decisione di trasferire le partite che coinvolgono squadre russe in territorio neutrale in quanto violano il principio sportivo e violano gli interessi di giocatori, allenatori e tifosi. Siamo sempre pronti a fornire tutte le garanzie necessarie per lo svolgimento delle partite di calcio internazionali sul territorio della Russia, con un alto livello di organizzazione e sicurezza".

12:00 - Finale di Champions a Parigi, Koloskov: "Pressione dei club inglesi, la RFU non ha violato regole" - Il presidente onorario della Federcalcio russa (RFU), Vyacheslav Koloskov, ha commentato la notizia dello spostamento della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi causata dal conflitto in atto tra Russia e Ucraina: "Mi aspettavo qualcosa del genere, anche se non ci sono ragioni legali. Non abbiamo violato nessuna regola ma c'è pressione sulla UEFA: alcuni club inglesi hanno detto che non sarebbero venuti in Russia, quindi si è dovuto scegliere questa soluzione. In generale, penso che sia corretto", riporta Sport Express.

11.12 - Lucescu torna a casa - Florin Cernat, ex nazionale rumeno e oggi direttore sportivo del Voluntari, ha fornito un importante aggiornamento su Mircea Lucescu, che ieri aveva manifestato l'intenzione di non lasciare l'Ucraina: "Sta tornando in Romania insieme al suo staff.. Viaggiano in auto perché l'aeroporto è stato bombardato".

10.45 - Finale di Champions League a Parigi: no a San Pietroburgo - La finale di Champions League non sarà giocata a San Pietroburgo, bensì a Parigi. Questa la decisione presa dalla UEFA, riportata dal New York Times, nella riunione speciale convocata per oggi e iniziata alle ore 10. L'ultimo atto della massima competizione europea sarà disputato allo Stade de France, nel sobborgo parigino di Saint-Denis, come decisione in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

10.30 - La Federcalcio irlandese pensa alla sfida contro l'Ucraina in Nations League - Il conflitto tra Russia e Ucraina potrebbe avere ripercussioni anche sul calendario calcistico internazionale. Mentre la UEFA e la FIFA sono chiamate a prendere decisioni difficili sugli spareggi europei per i Mondiali e sulla sede della finale di Champions League (prevista a San Pietroburgo), la Federcalcio irlandese ha annunciato che sono in corso discussioni tra governo, UEFA e Federcalcio ucraina per lo scontro della UEFA Nations League previsto a Leopoli il 14 giugno. A riportarlo è Sky Sports UK.

10.16 - Il Real Madrid a disposizione di Lunin - Tutto il Real Madrid ha espresso la propria solidarietà ad Andriy Lunin. Il portiere ucraino è rimasto ovviamente molto scosso per le notizie che arrivano dal suo Paese d'origine. Mister Ancelotti e i compagni di squadra, prima dell'allenamento a Valdebebas, lo hanno travolto con il loro affetto, mentre il club si è messo a disposizione per qualsiasi necessità. La moglie e parte della famiglia del calciatore vivono a Madrid; Lunin è originario di Kharkov, città posizionata a meno di 50 chilometri dal confine russo.

10.06 - Gli atleti russi saranno ai Giochi Paralimpici Gli atleti russi potranno partecipare ai prossimi Giochi Paralimpici invernali, in programma a Pechino dal 4-13 marzo. Questo nonostante la violazione della Tregua Olimpica da parte della Russia, che nella notte tra mercoledì e giovedì ha attaccato l'Ucraina. La Tregua Olimpica è appunto il periodo di pace che gli Stati membri si impegnano a rispettare durante lo svolgimento dei Giochi e la sua violazione aveva messo in dubbio la presenza dei 71 atleti selezionati per partecipare sotto la bandiera del Comitato Olimpico Russo (ROC).

09.26 - Boris Johnson: "Aeroflot non potrà più operare nel Regno Unito". Lo United perde uno sponsor - L'attacco russo in Ucraina ha sconvolto l'Europa e il mondo intero. Il Regno Unito si è subito attivato per imporre sanzioni durissime e, secondo le informazioni riportate da Sky Sports UK, il Primo Ministro Boris Johnson ha annunciato che la compagnia aerea Aeroflot non potrà più operare nel territorio britannico. Aeroflot è uno degli sponsor maggiori del Manchester United.

VENERDÌ 25 FEBBRAIO

23.52 - De Roon sta con Malinovskyi - “No war in Ukraine”. È questo il messaggio che Ruslan Malinovskyi, fantasista ucraino dell’Atalanta, ha esibito sotto la maglia dopo il gol del 2-0 nella vittoria della Dea sull’Oympiacos. Su Twitter, Maarten De Roon condivide l’immagine del suo compagno di squadra, in uno spogliatoio che vede anche la presenza del russo Miranchuk: “Ci sono cose più importanti di una vittoria. Suona sempre un po' senza senso, ma i miei pensieri sono con le persone in Ucraina. Siate forte, state al sicuro”.

23.34 - Il candidato alla DFB Peters: "UEFA riconsideri la partnership con Gazprom" - Il candidato alla presidenza della Federcalcio tedesca Peter Peters in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung ha parlato anche dei rapporti fra UEFA e Gazprom alla luce dell’invasione della Russia in Ucraina invitando il massimo organismo calcistico europeo a riconsiderare la partnership: “Ora siamo obbligati a non continuare come fatto in passato, la UEFA deve riconsiderare questo rapporto. - si legge in un’anticipazione - Non riesco a immaginare, vista la guerra, che qualcuno nel calcio possa essere associato a questa vicenda”.

23.16 - Kravets: "Voglio andare in guerra per difendere l'Ucraina" - Intervenuto a Radio Marca, Vasyl Kravets, giocatore ucraino che milita in Spagna, nello Sporting Gijon ha parlato della drammatica situazione che sta vivendo il suo paese d'origine: "Stanno uccidendo persone, civili, negli ospedali. Tutta colpa di Putin e con questo non voglio dire che sia colpa della Russia, ma di Putin sì. Siamo un Paese che vuole vivere in tranquillità, non vogliamo attaccare nessuno, vogliamo stare solo bene e tranquilli" ha dichiarato, aggiungendo: "Sono sincero, voglio andare in guerra e aiutare la mia gente. Ma non posso aiutare perché non so sparare, non so muovermi, non so come ricaricare una pistola. Ma voglio aiutare e se potessi andrei al fronte a difendere il mio territorio. È doveroso per gli ucraini".

22.25 - FIVB: "La Coppa del Mondo di pallavolo in Russia non è a rischio" - Il massimo organismo mondiale della pallavolo (FIVB) ha deciso che per il momento la Coppa del Mondo in programma in Russia dal 26 agosto all’11 settembre non è a rischio nonostante quanto sta accadendo in Ucraina in queste ore. Un portavoce della FIVB ha infatti parlato con l’agenzia di stampa tedesca spiegando la posizione della federazione: “La FIVB ritine che lo sport debba essere sempre separato dalla politica. Stiamo monitorando da vicino la situazione per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti all’evento, questa è la nostra priorità”.

21.59 - l'ex Genoa e Crotone Spinelli è riuscito a raggiungere la Polonia - L'ex attaccante di Genoa e Crotone Claudio Spinelli, ora in forza all'Oleksandrija in Ucraina, è riuscito a lasciare il paese dell'est Europa dopo il precipitare della situazione a causa dell'invasione russa. Come riferisce Sky l'argentino ha infatti raggiunto la Polonia via terra assieme ad alcuni compagni di squadra. Questo pomeriggio il padre del giocatore aveva parlato del tentativo di fuga dal paese del figlio.

21.42 - Durissimo editoriale di Kicker: “La Russia va esclusa da ogni competizione sportiva”
“Lo sport, e soprattutto il calcio, non deve fermarsi ad atti simbolici, ma imporre sanzioni durissime come l’esclusione di tutte le squadre russe da ogni competizione e il blocco immediato di ogni flusso di denaro da e verso la Russia, dall’assegnazione dei diritti tv, ai pagamenti degli sponsor e del marketing”. È durissima la presa di posizione del caporedattore di Kicker Rainer Franzke nei confronti della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.

Ma non c’è solo il paese governato da Putin nel mirino del giornalista tedesco che non risparmia critiche neanche ai massimi esponenti sportivi mondiali: “Alti funzionari egocentrici come Gianni Infantino o Thomas Bach (presidente del CIO) hanno chiuso gli occhi per anni quando despoti come Putin, Xi o Lukashenko hanno ignorato i diritti umani e le convenzioni internazionali, quando hanno rapito, torturato, avvelenato persone, dirottato aerei o aperto campi panali. Questi funzionari hanno il simbolo del dollaro sulla fronte e blaterano sul fatto che lo sport non sia politico rafforzando le dittatura con l’assegnazione dei Giochi Olimpici o dei Mondiali di calcio. - continua Franzke nel suo editoriale - Lo sport, e soprattutto il calcio, non deve fermarsi ad atti simbolici, ma imporre sanzioni durissime come l’esclusione di tutte le squadre russe da ogni competizione e il blocco immediato di ogni flusso di denaro da e verso la Russia, dall’assegnazione dei diritti tv, ai pagamenti degli sponsor e del marketing. Naturalmente tutto questo costerà tantissimo, ma qualsiasi aiuto alle persone che vivono in Ucraina deve essere all’ordine del giorno. Non è importante in questi tempi drammatici come stia andando lo sport, ma esso deve e può inviare segnali a tutti i settori con sanzioni contro la Russia che colpiscano tutte le sfere di influenza”.

20:34 - Pjanic: "Ero molto piccolo quando capii il significato delle sirene" - Oggi, la guerra esplode tra Russia e Ucraina. Miralem Pjanic, nato nel 1990 in Bosnia e la cui famiglia si rifugiò in Lussemburgo dopo lo scoppio del conflitto, sa cosa significhi. E via Twitter l’ex centrocampista di Roma e Juventus, oggi al Besiktas, ha condiviso il suo pensiero: “Ero molto piccolo quando ho capito cosa significassero le sirene. Ogni volta che le ascolto, penso a ciò che hanno sofferto i miei amici. Nessun bambino dovrebbe essere costretto a convivere con questo incub

20:30 - L'Augsburg illumina lo stadio coi colori dell'Ucraina - L'Augsburg ha deciso di illuminare il proprio stadio coi colori giallo e blu in solidarietà con l'Ucraina che in queste ore è stata invasa dalla Russia. "La guerra e la violenza non possono e non devono essere un mezzo per affermare i propri interessi. Il nostro pensiero è con il popolo ucraino. - si legge in una nota del club tedesco - Augusta è una città di pace e un chiaro impegno per la convivenza pacifica in una società diversificata non è estremamente importante solo per noi e la nostra città, ma per il mondo intero".

20.10 - Malinovskyi mostra la maglia in campo: “No war in Ukraine” - Un messaggio di pace, che potrebbe costargli delle sanzioni da parte della UEFA. È quello che ha mandato Ruslan Malinovskyi, fantasista ucraina dell’Atalanta, dopo il gol del 2-0 sull’Olympiacos: “No war in Ukraine”. No alla guerra in Ucraina, anche se grazie alla regia internazionale è stato quasi impossibile leggere bene il messaggio, nonostante il campione della Dea abbia cercato di mettersi a favore di camera.

19.53 - Il racconto da Kiev - Raggiunto da TMW, Artem Frankov, caporedattore di Football ed ex componente della Federcalcio ucraina, raconta così ciò che si vive su quello che è diventato a tutti gli effetti un fronte:”Ci hanno svegliati i 3M-54 Kalibr, i missili, questa mattina. Li abbiamo tutti sentiti oggi, hanno colpito gli aeroporti e i mezzi di difesa antiaerea. Aspettiamo. Attendiamo notizie dal fronte, da Gostomel, a sud della Capitale, che è sotto attacco russo in questo momento”.

19.10 - Infantino: "La FIFA condanna l'uso della violenza" Per ora, la FIFA non adotterà sanzioni contro la Russia, ma Gianni Infantino condanna pubblicamente l’invasione dell’Ucraina. “Condanniamo l’uso della forza da parte della Russia - ha detto il presidente FIFA a margine del Consiglio di oggi - non è mai una soluzione e continuiamo a monitorare la situazione”. Infantino ha anche comunicato che al momento non sarà presa una decisione riguardo alle gare delle qualificazioni che coinvolgono la Russia: “Esiste un bureau che si occupa di queste questioni, speriamo che la situazione sia risolta nel giro di un mese quando è in programma la prima partita, ma se necessario prenderemo le dovute decisioni”. Nessuna sanzione, al momento, è in programma contro la federcalcio russa: “Analizzeremo la questione, purtroppo nel mondo ci sono tanti Paesi in conflitto e la FIFA deve occuparsi di tutte queste situazioni”.

18.36 - La Federcalcio ucraina chiede l'esclusione della Russia da FIFA e UEFA La Federcalcio Ucraina ha chiesto a FIFA e UEFA l’estromissione dei club russi e della nazionale di Mosca. Il Comitato Esecutivo UAF, si legge nel comunicato diramato oggi, ha deciso di: inviare alla FIFA e alla UEFA opportuni appelli che vietino la partecipazione di squadre nazionali e club della Russia a partecipare a qualsiasi competizione internazionale sotto l'egida della FIFA e della UEFA; inviare al più presto un ricorso alla UEFA in merito alla decisione di cambiare città e paese della finale di UEFA Champions League della stagione 2021/2022 e della Supercoppa UEFA-2023.

17.57 - Niente Supercoppa 2023 a Kazan? Non arriverà solo la decisione forte di togliere la finale di Champions League 2022 alla Russia, prevista in quel di San Pietroburgo. Secondo le ultime in arrivo dalla Svizzera, il Comitato Esecutivo UEFA convocato d'urgenza per domani dovrebbe togliere anche la Supercoppa 2023 prevista a Kazan. Questo in virtù dell'attacco militare della Russia in Ucraina ordinato questa notte dal Cremlino.

17.45 - Dyukov non sarà a Comitato Esecutivo UEFA Il numero uno di Gazprom Neft, Alexander Dyukov, non sarà al Comitato Esecutivo UEFA convocato domani d'urgenza. La UE ha chiesto la sospensione della partnership con l'azienda del gas russo e l'oligarca è ora impegnato nelle riunioni d'emergenza con Vladimir Putin al Cremlino.

17.31 - Comunicato congiunto di tre Federazioni: "No a gare in Russia verso Qatar 2022" Nuovo comunicato, stavolta congiunto, da parte delle Federazioni di Polonia, Svezia e Repubblica Ceca. Tutte e tre esprimono la forte convinzione di non voler giocare i play-off verso il Mondiale di Qatar 2022 in territorio russo. Un appello per non volare e giocare in Russia: la richiesta a UEFA e FIFA è di reagire e presentare subito alternative.

17.03 - Lo sgomento di Pioli Come state vivendo questa giornata dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia? E' questa una delle domande poste in conferenza stampa a Stefano Pioli, tecnico del Milan, alla vigilia della gara di campionato contro l'Udinese: "Ne abbiamo parlato prima dell'allenamento. In tutti noi c'è molta preoccupazione per ciò che sta succedendo. Siamo una squadra giovane, ma attenta a ciò che succede. C'è molto sgomento. La vita non ha prezzo, vediamo delle difficoltà. Se c'è una situazione che può unire sempre di più è lo sport: cerchiamo di fare del nostro meglio per rendere la vita la migliore possibile".

16.55 - Il messaggio di Chiellini Il capitano della Nazionale Giorgio Chiellini ha affidato quest'oggi alla sua pagina 'Instagram' un pensiero per quanto sta accadendo in Ucraina nelle ultime ore, con l'inizio di un conflitto bellico scaturito dopo l'invasione del territorio ucraino da parte delle truppe russe: "Il risveglio di questa mattina è stato sconvolgente e traumatico. Mi sono ritrovato inerme a guardare immagini a cui non sono stato in grado di dare un senso. Ho sperato fino all'ultimo che non si arrivasse a questo punto e che la crisi non degenerasse in un conflitto. Mi auguro che non si inneschi un effetto domino e che la diplomazia possa sanare una così grave frattura. Il mio pensiero e la mia solidarietà sono rivolti al popolo ucraino e a tutte le persone vittime di questa guerra".

16.13 - Manchester United scarica Aeroflot A causa della grave situazione in Ucraina, il Manchester United ha deciso di lanciare un segnale forte e di chiudere il rapporto di sponsorizzazione con Aeroflot, la campagna aerea russa che è uno dei principali partner del club inglese.

16.08 - Abramovich sotto accusa Il parlamentare laburista, Chris Bryant, accusa il numero uno del Chelsea, Roman Abramovich. "Come può ancora possedere un club di calcio in questo paese? Dovremmo cercare di sequestrare alcuni dei suoi beni, inclusa la sua casa di 152 milioni di sterline, e assicurarci che altre persone che hanno visti di livello 1 come questo non siano coinvolte in cattive attività nel Regno Unito".

16.00 - Ruslan Malinovskyi promuove raccolta fondi pro Ucraina Il giocatore dell'Atalanta si è subito attivato a sostegno dei connazionali con una raccolta fondi promossa sui social. "L'Ucraina è sotto attacco in questo momento. Per favore, spargete la voce e pregate per il nostro paese", il messaggio del trequartista.

15.57 - Drammatico messaggio di Paulo Fonseca L'ex tecnico della Roma, Paulo Fonseca, si trova in questo momento a Kiev bloccato insieme alla sua famiglia. In un'intervista a Jornal de Noticias ha dichiarato: "Mi sono svegliato alle cinque del mattino con cinque esplosioni di seguito. Avevo un volo in programma per oggi, ma ora è impossibile uscire da qui, perché gli aeroporti sono già distrutti e lo spazio aereo è stato chiuso. Farlo via terra? Le strade sono completamente ferme, perché è impossibile spostarsi con così tante macchine. Le code sono enormi, i supermercati sono stati presi d'assalto e non c'è più molto. La benzina ad esempio è terminata. Non ci resta che pregare che non cada un'altra bomba su di noi. Sinceramente non so come uscirò da qui. E’ il giorno peggiore della mia vita”.

15.39 - Nuovo comunicato UEFA di condanna agli attacchi La UEFA in attesa del Comunicato Esecutivo straordinario di domani, convocato per le ore 10, ha voluto diramare un comunicato per esprimere massima solidarietà nei confronti dell'Ucraina e del popolo ucraino. “Condanniamo l’invasione militare della Russia in territorio ucraino ed esprimiamo solidarietà alla comunità calcistica in Ucraina. Siamo pronti ad aiutare il popolo ucraino".

15.10 - Fonseca e famiglia bloccati a Kiev "Il giorno più spaventoso. Dolore. Rabbia, rabbia, rabbia e dolore. Il mio figlio non meritava la guerra. I bambini dell'Ucraina non meritavano la guerra". E' il messaggio scritto sul suo profilo 'Instagram' da Katerina Fonseca, la moglie dell'ex allenatore della Roma Paulo Fonseca. Entrambi sono in questo momento bloccati a Kiev, in quell'Ucraina dove i due si sono conosciuti e hanno costruito la loro famiglia quando Fonseca guidava lo Shakhtar.

14.52 - De Zerbi: "I miei ragazzi ucraini in balia degli eventi" A Sky Sport, Roberto De Zerbi, tecnico dello Shakhtar Donetsk: "La cosa brutta è che ci sono due gruppi di giocatori: i brasiliani e gli ucraini, che sono le vere vittime perché noi andiamo via ma loro rimangono perché colpiti in prima persona e a me tocca tanto. Vedo dei ragazzini, che possono avere l'età dei miei figli, in balia degli eventi".

14.18 - Finale Champions a Londra? La UEFA domani toglierà la finale Champions a San Pietroburgo. Questo all'interno del pacchetto di sanzioni richieste al Comitato Esecutivo da parte della UEFA. La finale per SKY Sports UK potrebbe giocarsi in Gran Bretagna: quattro stadi londinesi al vaglio. Tottenham Hotspur Stadium, Wembley, Emirates e London Stadium.

13.53 - Il duro attacco del calciatore ucraino Zozulya L'attaccante del Fuenlabrada e della Nazionale ucraina, Roman Zozulya ha rivolto parole pesantissime all'indirizzo del presidente russo Putin sul suo profilo Facebook: "Putin è una reincarnazione di Hitler, il mondo deve accorgersene. I suoi piani sono molto più ambiziosi della conquista dell'Ucraina.

13.45 - Draghi: "Quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi" Dichiarazioni del Premier Mario Draghi sulla guerra in Ucraina. "Le azioni del govrno russo rendono impossibile il dialogo con la Russia. Italia e alleati chiedono di porre fine ad azione militare. Decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure verso la Russia. Quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi, le nostre democrazie".

13.23 - Via finale Champions a San Pietroburgo Domani il Comitato Esecutivo Uefa toglierà la finale Champions a San Pietroburgo.

13.15 - De Zerbi: "Confidiamo nel Governo per rientrare" Roberto De Zerbi a Sportitalia: "Se tornassi indietro, rifarei la stessa scelta e resterei qui fino alla sospensione del campionato. Il campionato ora è stato sospeso e noi confidiamo quindi nell'aiuto del Governo italiano per tornare a casa. Aspettiamo e vediamo cosa succede, dobbiamo solo avere pazienza. Anche il club si sta muovendo per sbrogliare questa situazione, gli aeroporti sono chiusi così come i confini", le dichiarazioni del tecnico dello Shakhtar.

12.51 - Niente visto ad Abramovich Oligarca russo e proprietario del Chelsea, Roman Abramovich ha visto scadere il suo visto d'oro nel 2018: fonti del governo britannico fanno sapere che ogni tentativo di riavere il visto e di tornare a Londra sarebbe stato respinto. Abramovich, per il Sun, è tra i 35 oligarci della 'cleptocrazia' di Putin.

12.21 - Boris Johnson: "No a finale UCL a San Pietroburgo Il numero uno di Downing Street, Boris Johnson, ha chiesto ufficialmente di spostare la finale Champions da San Pietroburgo in Russia.

12.14 - Federcalcio svedese: "Impossibile giocare spareggi". Chiede garanzie anche Polonia Alle porte, a fine marzo, ci sono gli spareggi verso i Mondiali di Qatar. La Svezia giocherà contro la Repubblica Ceca e la vincente affronterà proprio chi passerà il turno tra Russia e Polonia. "Impensabile giocare in Russia, non ce n'è desiderio", ha fatto sapere la Federcalcio svedese. Ha chiesto poi garanzie anche quella polacca.

12.09 - De Zerbi: "Svegliati dalle bombe" Il tecnico dello Shakhtar Donetsk, Roberto De Zerbi, a Italpress. "Sono in camera, non mi sono mosso, non potevo voltare le spalle al campionato, ai tifosi: sono qui per fare sport, ho tredici brasiliani, il mio staff. Abbiamo aspettato e stanotte ci hanno svegliato le esplosioni".

12.05 - Kovalenko: "No alla guerra" Viktor Kovalenko, dell'Atalanta e in prestito allo Spezia, manda un messaggio social per sensibilizzare la pace nel suo paese.

11.36 - L'appello dei brasiliani In un video congiunto, i tanti brasiliani di Dinamo Kiev e Shakhtar Donetsk chiedono alle autorità brasiliane di aiutarli a lasciare il paese.

11.29 - Smolov contro la guerra Il nazionale russo Fedor Smolov è il primo giocatore russo a schierarsi contro le ostilità e lo fa con un post su Instagram. "No alla guerra", ha scritto.

10.58 - Lucescu: "Non vado via come un codardo. Guerra iniziata da idioti" Il tecnico della Dinamo Kiev, a Fanatik, rilascia la sua testimonianza. "E' una guerra iniziata da idioti, mi auguro si fermi il prima possibile. Io non andrò via da Kiev, non sono un codardo".

10.10 - De Zerbi bloccato in hotel Lo Shakthar Donetsk, dopo esser stato in ritiro in Turchia, è rientrato domenica in Ucraina. "Alle 5 si sono sentite esplosioni vicino all'hotel", ha fatto sapere il tecnico.

09.30 - Sospeso il campionato ucraino Primo riflesso nel mondo dello sport. Il campionato di calcio ucraino viene sospeso "a causa dell'imposizione della legge marziale".

03.50 - Putin annuncia: "Autorizzate operazioni militari nel Donbass" E' l'inizio delle ostilità. Le forze armate russe si spostano in Donbass, Putin chiede ai militari ucraini di deporre le armi. "Se interferenze straniere, Mosca reagirà immediatamente e con conseguenze mai viste", dice il numero uno del Cremlino. Circa 30 minuti più tardi, arrivano notizie di esplosioni anche a Kiev e in altre città.

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