Le spese pazze della Fiorentina. 62 milioni per un attacco che non segna quasi mai
La Fiorentina vista ieri è costata 89,5 milioni a Rocco Commisso. Una cifra che sorpassa i 75 - più 10 di bonus - presi per Dusan Vlahovic nello scorso gennaio, comprendendo però i 27 milioni elargiti per Nico Gonzalez allo Stoccarda, l'estate precedente. Di fatto per costruire l'attacco attuale i viola hanno speso 62 milioni, così divisi: 2 milioni per Jovic, 17 per Cabral, 16 per Ikone e 27 per l'argentino. È un problema quindi di spesa oppure di scelte, per la Fiorentina? Detto che probabilmente tutti avrebbero potuto scommettere su Cabral - perdendo, almeno per il momento - alcune altre scelte sono state particolari. Perché nessuno dei quattro è arrivato dal mercato interno.
Come mai, nel momento di scegliere un attaccante, non è mai stato preso in considerazione qualcuno che era già in Serie A? Non che quelli provenienti dal mercato interno come Gollini - che ha perso il posto da titolare - Barak o Mandragora abbiano fatto faville, almeno fino a ora. Però l'attaccante è un ruolo delicato che ha bisogno di un certo periodo di ambientamento, mentre se conosci la Serie A, come per Piatek, è possibile evitare di pagarne lo scotto iniziale.
Certo, poi bisognerebbe anche capire chi poteva essere l'alternativa. Se è vero che Berardi era un possibile obiettivo, dall'altro l'offerta da 15 milioni è parsa non accettabile dal Sassuolo, che ne chiedeva 30. In caso venissero riscattati Gollini e Barak ci saranno da spendere altri 18 milioni, portando l'esborso intorno ai 107. Forse qualche cosa non sta andando come previsto...
Ikone - 16 milioni
Cabral - 17 milioni
Dodò - 16 milioni
Mandragora - 9 milioni
Jovic - 2 milioni
Barak - 2 milioni + 10 di bonus
Gollini - 500 mila + 8 di bonus
Gonzalez - 27 milioni