Le pagelle dello Spezia - Antiste, cosa volere di più dalla vita? Bene Maggiore e Gyasi
SPEZIA-JUVENTUS 2-3
(33' Gyasi, 49' Antiste; 28' Kean, 67' Chiesa, 73' De Ligt)
Zoet 7 - Tre gol al passivo, ma bisogna bussare da altre parti per trovare responsabilità. Si supera in un paio di occasioni su Dybala che la rete l'avrebbe gonfiata volentieri.
Amian 6 - Gran partita fino a un certo punto della serata. Spinge e preoccupa la Juve, quando Chiesa si sposta dalle sue parti sono dolori.
Hristov 5,5 - Esce male su Kean che lo lascia lì e segna. Non dà le stesse sicurezze di Erlic.
Nikolaou 5,5 - Elegante in un paio di disimpegni, qualche sbavatura, come il tunnel subito da Chiesa. Ma di fronte c'era pur sempre la Juve.
Bastoni 6,5 - Che il miglior terzino sinistro dei tre in campo l'abbia lo Spezia, un po' deve far riflettere. Bene in difesa e bene in manovra.
Ferrer 6 - Tra le migliori intuizioni di Motta in questo avvio, con il passare dei minuti s'incarta un po'.
Bourabia 6,5 - Preciso, puntuale, aiuta il compagno nei meccanismi e fa girare la palla come serve. (Dal 77' Sala s.v.).
Verde 5,5 - Sacrifica un po' di talento per aiutare la squadra, con lo spostamento di Chiesa a sinistra si deve guardare le spalle e non sempre aiuta Amian: evitabile il recupero e troppo morbido sul pallone che diventa quello del 2-2. (Dal 77' Manaj s.v.).
Maggiore 7 - Svaria fra trequarti e centrocampo, mettendo in crisi gli avversari. Suo il tocco in verticale che manda in tilt la difesa Juve e in gol Antiste. Gran partita, gran giocatore, non una novità.
Gyasi 7 - L'esultanza alla Ronaldo rischia di far saltare le coronarie agli avversari. Sguscia via sempre pericoloso finché non va in riserva.
Antiste 7,5 - Cosa chiedere di più? Scappa a Bonucci e De Ligt per il gol dell'illusorio vantaggio, non ci fosse Locatelli firmerebbe anche il 3-1. Bene, anzi benissimo. (Dal 77' Nzola s.v.).
Thiago Motta 6,5 - Non stravolge il piano di gara, prende lo stesso voto di Allegri, che ha vinto. Lui non lo fa, ma ci va vicino, mettendo in difficoltà la Juve a livello di manovra e anzi giocando decisamente meglio in più di un frangente. Ci poteva credere fino in fondo? Forse, ma i valori sulla carta sarebbero chiari. Quella tesi di Coverciano non era un fuoco di paglia.