Le pagelle della Roma - El Shaarawy fa esplodere l'Olimpico. Pellegrini, reazione da leader
Roma-Sassuolo 2-1
Marcatori: 37' Cristante, 58' Djuricic, 90'+2 El Shaarawy
Rui Patricio 7,5 - Nessun intervento degno di nota nei primi quarantancinque, ma gli tocca sempre stare all'erta, perché il Sassuolo ha qualità e dà sempre l'impressione di poter far male. Lo fa con Berardi, che lo trafigge da pochi passi, ma per fortuna dei giallorossi l'azione è viziata dall'offside precedente di Raspadori. Non può nulla sul tap-in di Djuricic; potrebbe poco anche sulla botta da un metro ancora di Berardi, ma indossa per qualche secondo il mantello e salva il risultato con un grande intervento. Altro prodigio, poco più tardi, su Boga.
Karsdorp 6,5 - Mourinho esige spinta e intensità, lui esegue con dedizione. Tiene impegnato Rogerio, e verso la fine della prima frazione scucchiaia un lob pruriginoso per la difesa del Sassuolo, non tramutato in rete da Abraham per centimetri. Nella ripresa cala un po', e commette più errori, ma la sua serata resta positiva. (Dall'89' Reynolds s.v.).
Mancini 6 - Patisce, più per ragioni strutturali che di difetto nelle letture, le accelerazioni improvvise del Sassuolo. Ha il merito di prenderne atto e organizzarsi di conseguenza: non è sempre impeccabile, ma regge meglio del compagno di reparto.
Ibañez 5,5 - Un po' croce e un po' delizia, come spesso gli capita. L'esplosività maschera qua e là qualche leggera sbavatura, rischia grosso con un errore in impostazione che innesca un contropiede pericoloso del Sassuolo. Ma farcisce la sua serata anche con tanti interventi ben eseguiti. Non sull'uno a uno del Sassuolo: la palla di Berardi gli passa tra le gambe prima della girata vincente di Djuricic.
Viña 5 - Questa Roma non può prescindere dai suoi laterali bassi. Parte molto bene, con generosità, anche se non è sempre impeccabile nelle scelte. Berardi se lo beve e timbra, ma il VAR lo grazia. Copione che si ripete dopo l'intervallo, ma questa volta il dribbling del dirimpettaio è seguito dall'assist per l'uno a uno di Djuricic.
Cristante 6,5 - Intelligenza tattica sopra la media, e una bella dose di furbizia. Il gol dell'uno a zero ne è un esempio calzante: parte sul filo dell'offside, approfittando della dormita di tutta la linea neroverde, e batte Consigli in uscita con lo scavetto. Un po' pigro in chiusura su Scamacca, che dà il là al pari del Sassuolo.
Veretout 6 - Una duttilità buona per tutte le stagioni. Sa essere incursore caustico, fastidioso per le difese avversarie, ma anche uomo d'ordine a centrocampo. Uno così, per Mourinho (ma non solo), vale oro. Stasera non è trascendentale, ma fa il suo. (Dal 74' Carles Pérez 6 - Ingresso deciso, col piglio giusto).
Zaniolo 5,5 - Mou non vi rinuncia, anche se la condizione fisica è perfettibile. Lui si dà un gran da fare, ma il fatto che non abbia ancora a disposizione quegli strappi che compongono il grosso del suo repertorio lo condiziona, inevitabilmente. (Dal 74' Shomurodov 6 - Pericoloso nel finale con una conclusione a giro).
Pellegrini 7 - Trentacinque minuti ad intermittenza, poi gli basta un lampo per determinare. Palla astuta e clinica per il taglio di Cristante, che fa uno a zero dopo un inserimento da manuale. Sale in cattedra dopo l'uno a uno, da vero leader, anche se in fase conclusiva gli manca un po' di lucidità.
Mkhitaryan 5,5 - Il primo tempo dell'armeno è rivedibile: pochi spunti, una sola conclusione (debole) verso lo specchio di Consigli. Toljan cerca di francobollarlo e spesso lo disinnesca a dovere. Nella ripresa il canovaccio è grossomodo lo stesso: rientra per primo alla base. (Dal 70' El Shaarawy 7,5 - A giro, col marchio di fabbrica: un gol che è un parossismo di gioia).
Abraham 6 - Difficile ignorare tutta la sua smania di essere subito protagonista. Ha le qualità per fare reparto da solo: usa il corpo, gioca di sponda. E quando può affila gli artigli, come quando Karsdorp gli serve un gran pallone e lui manda a lato di un soffio. Sfortunato (e un po' sprecone) sul legno colpito dopo il gran riflesso di Consigli su Pellegrini.
José Mourinho 6,5 - La Roma gli somiglia sempre più: bella quando dev'esser bella, sporca quando c'è da sporcarsi. Il gol nel finale non è una casualità, ma il frutto di uno spirito mai domo che è già riuscito a trasmettere alla squadra.