Le pagelle della Fiorentina - Beltran non riesce a mordere, Terracciano para (quasi) tutto
Risultato finale:Milan-Fiorentina 1-0
FIORENTINA
Terracciano 6,5 - Tiene in vita i viola con un paio di interventi importanti bloccando prima Pulisic e poi Pobega. Nulla può sul rigore, ma si dimostra ancora reattivo quando Jovic gli si presenta davanti impedendogli la rete con una grande parata di piede.
Parisi 5 - Troppo timido in avanti, o forse troppo preoccupato da Hernandez dalla sua parte. L’incubo diventa realtà a fine primo tempo quando si fa trovare leggermente fuori posizione e il francese gli prende il tempo costringendolo al fallo da rigore che condanna i suoi.
Milenkovic 6 - Si ritrova a giocare contro l’ex viola e compagno di nazionale Jovic, limitandone l’iniziativa e francobollandosi a lui senza lasciarlo respirare. La solita prova di grinta e muscoli.
Martinez Quarta 6 - Prestazione di sostanza la sua, passata a cercare di impostare e a proporsi in avanti; un lavoro dispendioso che però non ne pregiudica il rendimento e l’attenzione in fase difensiva.
Biraghi 6 - Dalla sua parte la Fiorentina spinge e crea pericoli. Arriva spesso e volentieri sul fondo facendo piovere cross in area che i compagni non sfruttano a dovere.
Arthur 5,5 - Ogni pallone passa dai suoi piedi, è lui il regista della squadra di Italiano. L’ammonizione presa dopo appena 12 minuti lo limita in fase di copertura, limitandolo leggermente in fase difensiva. Dal 46’ Lopez 6 - Mette in mostra le solite geometrie facendo girare la Fiorentina come fosse una macchina oliata alla perfezione. Si concede ancora qualche pausa, ma con lui in campo è un'altra musica.
Duncan 5,5 - Spetta a lui il duplice compito di schermare la difesa e cercare di impostare, ma si prende qualche pausa di troppo finendo per evidenziare un paio di amnesie che ne condizionano il giudizio. Dal 81’ Mandragora sv
Nico Gonzalez 6 - Il più intraprendente dei suoi: ci prova in tutti i modi a segnare quel gol che, per le occasioni create, meriterebbe anche. Non ci riesce solo per un pizzico di sfortuna, quando pizzica il palo, o per questione di centimetri.
Bonaventura 6 - Con Gonzalez che fa praticamente la seconda punta e Sottil esterno puro, spetta a lui il compito di legare il gioco tra centrocampo e attacco. Non butta mai via il pallone, è sempre lucido e vederlo in difficoltà è raro. Un match senza grandi acuti, ma senza nessuna sbavatura. Dal 88’ Kouamè sv
Sottil 5,5 - L’intraprendenza non gli manca: cerca sempre di puntare il suo avversario, ma difficilmente riesce a saltarlo finendo per sbattere spesso sul muro eretto da Calabria. Dal 81’ Ikonè sv
Beltran 5 - I palloni giocabili sono pochi dalle sue parti, ma lui non fa nulla per crearsi l’occasione. E quando gli capita - clamorosa - non riesce a graffiare facendosi scippare il pallone dai piedi dall’uscita bassa di Maignan. Dal 70’ Nzola 6 - La sua fisicità è un grattacapo in più per i difensori rossoneri; non ha la grande occasione sui piedi, ma occupa l’area e la sua presenza basta per mettere in angoscia la retroguardia avversaria.
Vincenzo Italiano 6 - La sua Fiorentina, a San Siro, ha due volti: nel primo tempo è troppo rinunciataria, nella ripresa si sveglia e mette paura al Diavolo sfiorando più volte il pari. Forse tardiva la scelta di sostituire Beltran, ma non può essere colpa sua se l’argentino si divora l’occasione migliore a tu per tu con il portiere avversario.