Le pagelle dell'Hellas - Dimarco imbriglia il Toro. Lasagna mette pepe in attacco
Hellas Verona-Torino 1-1
Marcatori: 86' Vojvoda, 88' Dimarco
Pandur 6,5 - Un po' di comprensibile emozione per il debutto in A che rischia di penalizzarlo nell'uscita un po' improvvisata che per poco non propizia il gol di Ansaldi. Sicurezza in crescita vertiginosa nella ripresa, e che sublima nel bell'intervento in tuffo su Bonazzoli. Nulla può sul centro di Vojvoda.
Dawidowicz 6 - Usa il randello forse più di quanto dovrebbe, ma così facendo tiene alla larga Ansaldi e inibisce la morsa di Belotti e Sanabria. L'aggressività gli costa il giallo dopo trentaquattro minuti: Juric preferisce non rischiare e lo sostituisce all'intervallo. (Dal 46' Magnani 5,5 - Ingresso così così: qualche indecisione).
Gunter 6 - La sua presenza al centro del terzetto è una delle sorprese di giornata, se non altro perché in conferenza Juric aveva annunciato la titolarità di Magnani. E invece no, gioca lui: buon governo, scelte accorte. Il Gunter che tutti conoscono a Verona.
Ceccherini 6,5 - Juric una volta l'ha definito "difensore all'italiana", per la voglia che ha di non concedere nemmeno un'unghia all'avversario. Un tempo di alto livello, nel quale contribuisce ad annullare Belotti e Sanabria. (Dal 71' Dimarco 7 - Un gran gol che vale l'uno a uno: ancora decisivo).
Faraoni 5,5 - Padroneggia la doppia fase come pochi in questa squadra: diverse iniziative in proiezione offensiva che nulla tolgono all'attenzione in contenimento. Una bella volée in chiusura di primo tempo che s'infrange sull'esterno della rete. Macchia la sua prova nel finale: lascia troppa libertà ad Ansaldi, che serve l'assist a Vojvoda.
Barak 6 - Il freno a mano rimane innestato, favorendo una timidezza che non gli compete. Si redime con l'assist per Dimarco nei minuti finali.
Ilic 6 - Primo tempo di grande vivacità, nel quale tende spesso ad avventurarsi in avanti per accompagnare le transizioni. A referto anche un salvataggio in zona linea su una conclusione velenosa di Ansaldi. Più compassato dopo l'intervallo.
Lazovic 5,5 - Ci ha impiegato parecchio, ma i fasti della stagione scorsa stanno tornando d'attualità. Con Zaccagni c'è un feeling quasi istintivo, mette sotto torchio Vojvoda, anche se poi sotto porta spreca piuttosto grossolanamente. Non si può trascurare, però, l'errore in marcatura su Vojvoda.
Salcedo 5,5 - L'elevazione è uno dei suoi punti di forza: non lo si direbbe, a guardarlo. E invece pronti via incorna sul cioccolatino di Zaccagni: l'elevazione è ottima, la direzione impressa un po' meno, e infatti Sirigu in tuffo blinda lo specchio. Meno brillante di altre uscite. (Dal 58' Colley 6 - Ci prova, subito coinvolto).
Zaccagni 6,5 - Con Barak deputato a giostrarsi in regia qualche metro più indietro è affar quasi unicamente suo cercare l'imbucata in zona trequarti. Cerca di erodere la tenuta della difesa granata con paziente fiducia, anche se manca sempre quel dettaglio che segna il discrimine tra occasione sprecata e pallone in rete. (Dal 57' Lasagna 6,5 - Ravviva l'attacco e sfiora il gol).
Kalinic 5,5 - L'ultima presenza da titolare risale al sette febbraio, data dell'esperimento mal riuscito del tandem con Lasagna. La ruggine lo frena, nei movimenti e nella serenità necessaria per prendere la decisione più giusta. Timidi segnali di ripresa nel secondo tempo, ma non basta.
Ivan Juric 6 - L'uno a zero sarebbe stato davvero troppo. Periodo dannato: la squadra produce, mette in difficoltà per lunghi tratti il Toro, ma incassa alla prima occasione utile. Si consola con il pari di Dimarco.