Le pagelle dell'Empoli - Gyasi e Colombo decisivi, non esaltante l'ingresso di Cacace

Risultato finale: Roma-Empoli 1-2

Vasquez 6 - Buona parata su Pellegrini nel primo tempo, per il resto è protetto abbastanza bene dalla sua difesa e compie solo qualche buona uscita. Nulla da rimproverarsi sulla rete di Shomurodov.

Walukiewicz 6 - Dalla sua parte agiscono Angelino e soprattutto Soulé, ma lui fa il suo senza troppi problemi.

Ismajli 6,5 - In mezzo all'area dice la sua, prevalendo in più di un'occasione nel duello con un osso duro come Dovbyk.

Viti 6 - Completa al meglio il terzetto difensivo, con buone chiusure a protezione della sua porta.

Gyasi 7 - Sblocca la gara ad un soffio dall'intervallo, con una zampata su sponda di Colombo. Vicino al gol anche nella ripresa: è l'uomo del match.

Henderson 6 - Prova ordinata in mezzo al campo, con passaggi precisi ai compagni ma anche tanta sostanza.

Maleh 6 - Mastino della mediana, inesauribile fino a quando resta sul rettangolo verde. Dal 63' Haas 6 - Entra per dare freschezza alla mediana, finale sufficiente da parte sua.

Pezzella 6,5 - Un vero e proprio treno sulla sinistra. Dai suoi piedi parte l'azione che si chiude con la rete di Gyasi. Dal 63' Cacace 5 - Ingresso decisamente deludente per lui, visto che si perde Baldanzi nell'azione che rimette in partita la Roma.

Fazzini 6,5 - Oltre a farsi vedere in rifinitura, dà una grande mano anche nel pressing feroce con cui l'Empoli soffoca le iniziative avversarie. Dall'87' Stojanovic sv.

Solbakken 5,5 - L'ex della serata si mette in mostra con qualche strappo, con cui talvolta crea problemi alla difesa della Roma. Meno bene dopo l'intervallo. Dal 58' Esposito 6,5 - Entra nel migliore dei modi, procurandosi il rigore trasformato in seguito da Colombo per lo 0-2.

Colombo 7 - Prima frazione di gioco dai toni contrastanti, in cui sbaglia un gol già fatto per poi riscattarsi parzialmente con la sponda vincente per Gyasi. Completa il riscatto con il rigore del raddoppio. Dall'87' Ekong sv.

Salvatore Sullo 7 - Sostituisce lo squalificato D'Aversa, assistendo in prima persona ad una grande prova dei suoi. Coraggio e cinismo, ma anche capacità di saper soffrire e, nel finale, un pizzico di fortuna.