Le pagelle del Venezia - Zerbin trascinatore, Radu ancora decisivo. Candé distratto

Risultato finale: Lecce-Venezia 1-1
Radu 6,5 - Scherza col fuoco a pochi centimetri dalla linea, è ancora una volta decisivo: nega la doppietta a Baschirotto con un riflesso felino.
Marcandalli 6 - Difficilmente superabile nel gioco aereo, qualche problemino in più quando viene sfidato nell'uno contro uno da Morente. Dal 72' Ellertsson 6 - Si adegua al contesto, tanto sacrificio in fase difensiva.
Idzes 6,5 - Krstovic non è un cliente facile da tenere, lo limita con letture di un certo livello. A tratti anche elegante, è pronto per una big?
Candé 5 - Titolare ormai inamovibile di un reparto abbastanza solido, sul gol preso si perde colpevolmente la marcatura di Baschirotto.
Zerbin 6,5 - Da esterno del 3-5-2 è un po' sacrificato, ma è l'unico in possesso dello spunto che serve per creare la superiorità numerica. Induce all'errore Gallo.
Busio 6 - Incrocia Coulibaly in un mismatch ad alta intensità, nella ripresa viene fuori anche un po' di qualità: accompagna di più l'azione.
Nicolussi Caviglia 6,5 - Rientro fondamentale, perché è l'uomo incaricato di dettare i tempi: la pressione di Helgason non lo depotenzia.
Kike Perez 6 - Prestazione generosa, fatta di tanti duelli in mediana: riempie la sua heat map coprendo ogni singola zona del campo. Dall'80' Doumbia sv
Carboni 5,5 - Pierotti lo costringe a stare sulla difensiva, spende un cartellino giallo per arginarne la fisicità. Precipitoso nella gestione. Dal 46' Haps 6 - Rivitalizza la fascia.
Yeboah 5,5 - L'approccio non è quello richiesto a una sfida salvezza, virtuosismi fini a sé stessi e poca concretezza nelle sue giocate. Dal 68' Oristanio 5,5 - Non dà la scossa.
Gytkjaer 5,5 - Di Francesco si aggrappa alla sua esperienza per risolvere l'atavico problema del gol, ma per trovarlo serve un omaggio degli avversari. Dal 68' Fila 5,5 - Presenza inconsistente.
Eusebio Di Francesco 6 - Col trascorrere dei minuti assorbe la partenza aggressiva del Lecce, torna dal Via del Mare con un punto che non è molto ma è sempre meglio di niente.
