Lazio, niente faccia da cazz* a Rotterdam. Sarri rivede i fantasmi al De Kuip

Nessuna faccia da cazz*, come aveva chiesto Sarri. Ma solo gli occhi della paura di fronte a un De Kuip tutto esaurito. Che l’ambiente di Rotterdam fosse ostile e complicato era risaputo, che la Lazio invece scendesse in campo senza cattiverà ma con così tanta timidezza era difficile da prevedere. Perché le notti di Champions dovrebbero dare una linfa vitale diversa e perché, se avesse anche solo pareggiato, la Lazio avrebbe fatto un deciso passo per gli ottavi di finale, avendo poi due partite consecutive in casa contro Feyenoord e Celtic. Invece il nulla totale fino al 3-0: quando non aveva più niente da perdere, grazie anche ai cambi, la Lazio ha cominciato a giocare. Troppo tardi lo squillo di Pedro per sistemare una serata da incubo.

Il ritorno a Roma è molto amaro. Sarri rivede i fantasmi di Rotterdam, dove venne eliminato dal girone di Champions con il Napoli e l’anno scorso, con la Lazio, uscì proprio lì nell’ultima giornata della fase a gruppi di Europa League. Sono tornati i vecchi fantasmi, per il tecnico (3 ko su 3) e tutta la Lazio, che dovrà riuscire a reagire subito. Già da lunedì in campionato, quando all’Olimpico arriverà la Fiorentina. In Champions non è comunque tutto da buttare. La sconfitta di ieri, per quanto pesante e dura da digerire, non compromette il cammino della Lazio. I giochi sono ancora tutti aperti: gli olandesi, che hanno già giocato 2 partite in casa, sono a +2 dai biancocelesti, che ora li attendono in casa tra due settimane.