Lazio, dov’è Isaksen? Dopo gli squilli con l’Atalanta è sparito

Minuto 77, domenica 8 ottobre, Lazio e Atalanta sono sul 2-2 all’Olimpico. Sarri toglie Felipe Anderson per mettere dentro Isaksen, il 22enne acquistato in estate per 12 milioni dal Midtjylland. L’esterno danese è una furia, prende palla e in almeno 3 occasioni salta l’avversario e crea pericoli alla Dea. Sfiora anche il gol su punizione. Insomma, dà linfa ed energia alla Lazio per trovare il gol vittoria con Vecino nel finale. Dopo le difficoltà iniziali, dovute anche al clima come ha detto Sarri (“Isaksen era arrivato in buone condizioni dalla Danimarca, poi il caldo italiano lo ha bollito completamente e deve ristabilirsi”), la domenica contro l’Atalanta sembrava essere pronto a spiccare il volo Isaksen. Invece, complice la sosta, da quel giorno non ha più toccato il campo. Come Kamada.

Panchina con il Sassuolo, zero minuti anche in Champions contro il Feyenoord. E la gente laziale ha cominciato a chiedersi: “Ma perché non gioca più?”. “Se avesse giocato male con l’Atalanta che succedeva?”. In totale i minuti giocati sono 421 in 12 presenze. Ma spicca il suo inutilizzo soprattutto dopo i segnali lanciati con l’Atalanta, anche perché Felipe Anderson, in campo per 110 partite di fila con un’applicazione mai vista prima in fase difensiva, sta vivendo i suoi soliti alti e bassi. Ecco perché la freschezza e l’intensità del danese potrebbero dare ossigeno alla Lazio, che in campionato dopo l’avvio shock si è ripresa, ma ora deve confermarsi lunedì contro la Fiorentina. Con i viola sarà anche l’occasione per rialzare la testa dalla debacle contro il Feyenoord. Chissà se in campo si vedrà Isaksen, che merita di avere spazio dopo l’ottima prova con l’Atalanta.