La FIGC apre al Var a chiamata, l'ex arbitro Pieri: "Alleluia! Soluzione migliore anti-polemiche"

All'indomani dell'apertura del presidente della Lega Serie A, Ezio Maria Simonelli, la FIGC ha mosso il primo passo per la richiesta del VAR a chiamata. La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha scritto infatti alla FIFA in merito al Football Video Support (FVS), che può essere richiesto dall'arbitro e, per non più di due volte a partita, anche dalle due squadre.
Sulla questione si è espresso Tiziano Pieri, ex arbitro, intervenuto al microfono di Radio Capri: "Var a chiamata? Alleluja! Sostengo che sia la soluzione migliore per stemperare le polemiche. Credo che all’arbitro debba essere concessa una gestione illimitata delle revisioni al video, mentre alle squadre andrebbe bene dare solo 2 chiamate, ma se queste fossero corrette allora le possibilità dovrebbero restare intatte“.
“Era una follia pensare che l’arbitro non potesse sbagliare. Non so se l’IFAB sia pronto, il calcio italiano sta chiedendo il VAR a chiamata da anni. Intanto iniziamo a implementarlo, facciamo una prova, lo testiamo, e poi nel caso non andasse bene lo eliminiamo. Voglio prendere qualche minuto per mandare un messaggio alla famiglia Lanese per la scomparsa recente di quello è stato il mio designatore per tantissimi anni“.
“Questa riforma potrebbe dare di nuovo all’arbitro la libertà di sbagliare: se io arbitro sbaglio, poi ci sarà l’Ancelotti o il Gasperini che mi dice valla a vedere. In questo senso aiuterebbe gli stessi arbitri e i designatori, il protocollo VAR ha cambiato modo di arbitrare. Fino alla Serie C l’arbitro lavora anche con l’istinto e poi è costretto ad abbandonarlo. Chissà che questo non possa anche portare a smettere di dire ‘gli arbitri non sono più quelli di una volta’. Oggi si sbaglia anche perché ci sono 2 visioni diverse, una in campo e una al monitor“.
