L'Udinese riesce a strappare un pareggio a Bologna: ma per il gioco di Runjaic servirà tempo
L’Udinese inizia la sua stagione nella Serie A 2024/2025 con un punto. Al Dall’Ara di Bologna finisce 1-1, per un segno X che alla fine può lasciare un certo senso di soddisfazione calcolando l’andamento della partita e il valore della squadra affrontata. La compagine ora agli ordini di Vincenzo Italiano ha infatti perso diversi protagonisti della passata stagione, ma la fiducia nelle giocate e nei fraseggi sembra già molto alta in vista anche dell’esordio in Champions League. Un match dove i friulani hanno palesato diverse difficoltà, ma alla fine Lautaro Giannetti ha evitato il peggio.
In avvio di gara si nota subito come le direttive di Runjaic siano chiare: Thauvin, Brenner e Lucca devono cercare di restare alti per portare subito il pressing sulla difesa avversaria e per evitare che la squadra si schiacci troppo. In fase di possesso abbiamo così un 3-4-2-1 che diventa rapidamente 5-2-3 in fase di non possesso. Dopo i primi minuti però l’Udinese inizia a perdere metri, sbagliando troppo durante la costruzione della manovra e finendo rapidamente spaccata in due. Ne nasce una sfida dove il Bologna crea parecchie palle gol, mentre le zebrette sembrano perdere fiducia, sbagliando sempre di più.
Grande protagonista Okoye, così come la linea difensiva formata da Nehuen Perez, Bijol e Giannetti, ha fatto il suo dovere, con una discreta gara. A furia di assalti però il gol inizia a essere sempre più nell’aria e alla fine Payero concede un rigore capitalizzato da Orsolini. Che le difficoltà siano anche caratteriali lo dimostra quanto accade dopo il gol, con l’Udinese che torna a riaffacciarsi un po’ in avanti e conquistandosi un penalty che Thauvin sbaglia, ma che porta al corner del pareggio firmato Lautaro. Questa prima giornata, dunque, ha fatto vedere come per vedere effettivamente la filosofia di Runjaic servirà un po’ di tempo, ma sicuramente il cuore mostrato nell’arco di tutta la gara fa sperare che possano esserci miglioramenti nel giro di non molto tempo, anche in attesa che i nuovi innesti si ambientino.
Chiosa finale con il mercato. Alla fine, è arrivata la cessione di Lazar Samardzic, il big forse più sacrificabile visti gli arrivi di Ekkelenkamp e Alexi Sanchez. La trattativa con l’Atalanta porterà i famosi 25 milioni e si chiude così una telenovela che durava ormai da un anno per un giocatore sostanzialmente dato sempre in uscita dall’Udinese. Ora ci sarà da capire se ci saranno sviluppi sul fronte Porto per Nehuen Perez, mentre i Pozzo e Inler sono impegnati nel cercare le soluzioni giuste ai tanti giocatori in esubero.