L'Inter a seguire la Libertadores ma (per le italiane) è tardi per André. I big guardano altrove
Il leader del Fluminense, fresco di vittoria della Copa Libertadores, è il centrocampista centrale André. E non sogna la Serie A, non guarda all'Italia ma ha ben altro obiettivo. L'Inghilterra. C'era una volta il Belpaese che risultava la sponda prima e primaria per gli aerei dal gigante sudamericano, da Zico a Falcao, da Kakà in poi. Adesso no. Il volante del Tricolor parla del domani e all'Italia neppure ci pensa, l'orizzonte è soltanto britannico, magari Liverpool, forse Arsenal, ma non sulle grandi, minuscole, del nostro paese.
I messaggi per Klopp
Interrogato sul suo futuro, il leader del Flu, vincitore della Libertadores in finale contro il Boca, è stato chiaro. "Seguo molto la Premier League. E' un campionato competitivo che chiede tanto ai giocatori: non so però quel che succederà in futuro. Sono qui da dieci anni, sono ancora giovane, ne ho ventidue, non c'è bisogno di guardare a lungo termine. A gennaio sapevamo che avremmo portato il club fino a questi traguardi in Coppa". A seguirlo, in particolar modo, è il Liverpool di Jurgen Klopp per renderlo presto un nuovo leader del centrocampo. "Il lavoro che sta facendo Klopp è eccezionale, è un grande allenatore".
La missione di Baccin
Sugli spalti a vedere la finale di Libertadores c'era Dario Baccin, tra gli altri, chief scout di casa Inter. André è un obiettivo impossibile, tra i nomi del Flu, magari John Kennedy, classe 2002, oppure Valentin Barco del Boca Juniors, o Christian Medina o Luca Langoni sempre degli Xeneizes. Lo scopriremo, perché l'Inter in Argentina ha preso Lautaro Martinez ma ha fallito i colpi Carlos Alcaraz o Mateo Retegui, così ora prova già a novembre a guardare al domani. Ma non verso Andre Trinidade. Per lui è troppo tardi.