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Kolo Muani è il nuovo 20 della Juventus. Chi i predecessori? Stelle, leader e gregari

Kolo Muani è il nuovo 20 della Juventus. Chi i predecessori? Stelle, leader e gregariTUTTO mercato WEB
Oggi alle 08:15Serie A
di Marco Conterio

Randal Kolo Muani è un nuovo giocatore della Juventus. Risolte le problematiche burocratiche con il Paris Saint-Germain che grazie all'interruzione del rapporto con Juan Bernat ha potuto prestare l'attaccante francese ai bianconeri, il giocatore può finalmente essere convocato da Thiago Motta. Cosa che avrebbe voluto fare anche contro il Milan ma la leggerezza compiuta dal PSG sul numero dei giocatori prestabili all'estero ha interrotto per diversi giorni la trattativa. Risolto lo scoglio, ecco che Motta ha un nuovo attaccante nel reparto che sta facendo più fatica a mettersi in luce da inizio stagione.

Kolo Muani prenderà la numero 20 e nelle ultime annate, è stato il numero di giocatori importanti, di gregari ma anche di giocatori che hanno faticato a lasciare il segno a Torino nonostante premesse e promesse. Dal 1995/1996, ovvero da quando è stata introdotta la numerazione fissa sulle spalle dei calciatori, la 20 è stata sulle spalle di sedici giocatori diversi e quello che l'ha portata più a lungo è stato Simone Padoin con Alessio Tacchinardi. Andiamo con ordine.

Si parte dallo Zar, Pietro Vierchowod, che la sceglie per la sua ultima in bianconero. La prende subito Alessio Tacchinardi che non la molla fino al nuovo millennio: è nella stagione 2002/2003 che passa prima sulle spalle di Daniele Gastaldello e poi su quelle di Davide Baiocco. Certamente altra storia e gloria rispetto a Tacchinardi alla Juventus. Poi è per un'annata di Marco Di Vaio, per due di Manuele Blasi e altrettante di Raffaele Palladino, ora tecnico della Fiorentina. La indossa pure Sebastian Giovinco, Formica Atomica, gli va in scia Davide Lanzafame e poi cambia ruolo e torna a un centravanti, Luca Toni. Da lì, per cinque anni, resta salda sulle spalle di Padoin e il suo erede, Marko Pjaca, non riesce a onorare il gregariato del predecessore. Per una stagione è Joao Cancelo a darle lustro, ci riprova ma non riesce a sfondare ancora Pjaca, sicché la Juve spende per Federico Bernardeschi e la consegna al carrarino. Un'annata, poi è di Fabio Miretti che la veste per due stagioni. Fino a Kolo Muani.

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