Jordan e gli scozzesi in A: "McTominay gran colpo, Gilmour forte ma 'chiuso' da Lobotka"
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Joe Jordan, ex attaccante scozzese che in Italia ha vestito le magli di Milan e Verona, ha rilasciato un'intervista a SportWeek in cui ha parlato dei suoi connazionali che attualmente giocano in Serie A. Inevitabile partire da McTominay: "Il Napoli ha fatto benissimo a prendere il centrocampista, il Manchester United malissimo a cederlo. Un errore che mi spiego solo con la confusione che negli ultimi anni regna nel club: McTominay è stato sette anni allo United, era un titolare del centrocampo, ha giocato oltre 200 partite, ha vinto la Coppa d’Inghilterra, due Coppe di Lega e l’Europa League.
Atletico, tecnico, dotato di senso del gol: ha lasciato un vuoto in mezzo al campo, aumentando i problemi di una squadra che già fatica a fare gol. Guardo le statistiche e vedo che McTominay ha giocato praticamente sempre, segnando 6 gol e servendo 2 assist. Vedo questi numeri e penso che l’affare lo hanno fatto in due: il Napoli e il giocatore".
Su Gilmour, al Napoli come McTominay: "Non ha giocato molto, però anche lui mi piace. Va bene, fisicamente non è molto grosso, però è un calciatore intelligente. In questo momento per lui è difficile perché nel suo ruolo c’è una colonna come Lobotka e la squadra sta facendo benissimo, ma per Gilmour, come ancora di più per McTominay, il Napoli rimane una grande opportunità".
Sugli altri scozzesi in A: "Adams è un tipico giocatore scozzese. Corre molto, fa pressing, lavora tanto per la squadra, quando perde palla cerca di recuperarla immediatamente. Poi è intelligente, sa sempre dove andrà il pallone. In più, segna: 7 gol già a febbraio, senza rigori, non sono pochi. Henderson l’ho visto nel Verona: quante squadre ha cambiato in Italia? Cinque? Vuol dire per me che lui ha piacere di giocare qui, e che gli allenatori trovano in lui qualcosa di speciale. Ferguson è tornato da poco da un brutto infortunio, ma è un centrocampista completo, bravo con e senza palla, capace di far gol: somiglia a McTominay. E ha personalità, tanta da diventare capitano del Bologna. Vuol dire che si è ambientato perfettamente nella squadra e nella città".
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