Jacobelli: “Vedremo chi reggerà il ritmo del Napoli. Milan? Fuori dalla lotta scudetto”
Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Xavier Jacobelli. Queste le sue parole:
Qual è l’indicazione principale di Milan-Napoli di ieri?
“Che il Napoli ha dato un ulteriore saggio della sua forza e della sua solidità. In poco tempo Conte ha saputo dare un’idea di gioco chiara, Lukaku ha segnato più di Osimhen in dieci partite. Continuo a chiedermi come abbia fatto il Manchester United a cedere un centrocampista di livello internazionale come McTominay. Vedremo chi dimostrerà di saper reggere il passo di questo Napoli”.
Il Milan non riesce a trovare continuità.
“Non la trova anche perché quando ti lasci alle spalle giornate travagliate e registri assenze come quelle di Gabbia, Theo e Reijnders, in più ti manca anche Pulisic è complicato. Poi c’è la questione Leao, tutti si aspettano quella giocata in più che gli è mancata in questo inizio di stagione. Il Milan è salito sul ring con una mano legata mentre di fronte aveva un avversario in condizione straordinaria. Questo andare sulle montagne russe del Milan non consente ai rossoneri di coltivare ambizioni tricolore”.
Ti ha convinto la decisione di rinviare Bologna-Milan?
“Il problema non è la sicurezza, perché quando le autorità stabiliscono che non ci sono le condizioni di sicurezza è giusto rinviare una gara. Il vero problema è il calendario super intasato anche da competizioni come la Supercoppa d’Arabia, il modello deve essere il Community Shield inglese”.
Chi è più in forma tra Inter e Juventus?
“La fragilità difensiva dell’Inter è inusuale rispetto al bunker che Inzaghi aveva costruito lo scorso anno. Per la Juve la rimonta da 4-2 a 4-4 è importante, vedremo che risposte arriveranno dalla sfida di oggi col Parma. L’Inter deve trovare continuità e la trasferta di Empoli è molto importante. In Champions l’Inter sta andando molto bene, è tra le prime otto in classifica, poi ci sono delle problematiche da risolvere in difesa ma il valore assoluto della squadra di Inzaghi non si discute”.
Cosa sta mancando alla Roma?
“Avevamo già detto come la scelta di esonerare De Rossi fosse urticante, il silenzio dei Friedkin non aiuta e complica anche il lavoro di Juric. L’emblema è la decisione della tifoseria di non seguire più la squadra, non viene più annunciato quel sold-out che era diventato un costante target di riferimento. Ora si parla del ritorno di De Rossi, ma nessuno ha spiegato ai tifosi l’esonero di due mesi fa”.
La Lazio è la rivelazione di questo inizio di stagione?
“Baroni sta raccogliendo il frutto del suo lavoro. La capacità di motivare tutti i giocatori a sua disposizione è dimostrata dal rendimento in Europa League dove cambia 7-8 elementi ogni partita. La Lazio è una realtà molto interessante di questa fase del campionato. La vocazione di un calcio offensivo è alla base di questo avvio brillante. A queste vanno aggiunte individualità importanti, Castellanos e Dia stanno facendo benissimo, per non dire di Tavares che è la vera rivelazione di questo inizio di campionato. Vanno fatti i complimenti alla gestione Lotito, cosa sta facendo la Lazio è sotto gli occhi di tutti in Italia e in Europa League dove è in testa alla classifica”.