Inter-Roma è la partita di Frattesi: la scelta, il mal di pancia, il futuro in bilico

Mkhitaryan non c’è, gioca Davide Frattesi. È la sorte del centrocampista romano, che salvo sorprese oggi sarà titolare nell’Inter a San Siro con la Roma. Per l’assenza dell’armeno, una nuova occasione nel solito ruolo: il primo delle alternative, che non è riuscito a insinuare nella testa di Simone Inzaghi il dubbio di poter essere un titolare fisso. È una gara speciale, per lui.
Romano e romanista, cresciuto nelle giovanili giallorosse, quando nel 2023 ha salutato il Sassuolo, Frattesi aveva la possibilità di scegliere. Lo volevano tutti, compresa la Roma. Preferì l’Inter, la squadra più competitiva del campionato: una scelta di carriera, più che di cuore. In nerazzurro, ha fatto bene ma in uno slot preciso. È stato l’arma in più, anche nell’anno dello scudetto. Mai un imprescindibile: sulla carta, sarebbe dovuto essere l’erede di Mkhitaryan. Nei fatti, è stato chiaro sin da subito che avrebbe pagato l’impossibile dualismo con Barella. E così è stato.
Di conseguenza, a gennaio, ecco le voci di mercato e di un possibile addio. Forse pentito di quella scelta, anche perché c’è un dettaglio ulteriore, che si ripeterà oggi: Frattesi centro-destra e Barella centro-sinistra, nella posizione di Miki Inzaghi non l’ha mai convinto. In inverno non se n’è fatto nulla, complice la circostanza che da Roma non sia mai arrivata una vera e propria offerta, nonostante i due club abbiano discusso (e da ultimo chiuso un altro affare, Zalewski). Adesso, l’estate è un punto interrogativo: la Roma - ma bisogna capire chi l’allenerà - potrebbe tornare alla carica. Come pure il Napoli - ma bisogna capire chi l’allenerà -, che già a gennaio aveva sondato il terreno. Prima, la sfida alla Magica. Magari con un pensiero a chi non c’è più.
