Inter, per Pavard è quasi tutto fatto. Se parte Correa torna Sanchez

Più di così, l'Inter non può fare. I nerazzurri, seppur in un mercato dai tempi piuttosto lunghi, hanno fatto il massimo per Benjamin Pavard, il giocatore che Simone Inzaghi - l'ha detto in maniera abbastanza chiara - aspetta per completare la sua difesa. "Non c'è più distanza economica tra i club": l'ha raccontato ieri Giovanni Branchini, agente di primo piano e grande esperienza, che nelle trattative Italia-Germania ha sempre un ruolo non secondario. Non è, appunto, più una questione economica: del resto, il no del Bayern Monaco, senza sminuire il tema monetario, nasceva dalla circostanza che l'offensiva nerazzurra (venerdì giudicata comunque insufficiente) fosse arrivata fuori tempo massimo per trovare un sostituto.

Quasi tutto fatto. Nel senso che Pavard e l'Inter sono d'accordo, di massima. E che in viale della Liberazione sono convinti di aver messo sul tavolo un'offerta che può solo essere accettata, per un giocatore in scadenza nel 2024 (come, però, Skriniar un anno fa: il dato da non sottovalutare). Il tema è diventato solo il post-Pavard alla corte di Tuchel: il Bayern diceva no perché aveva deciso la cessione di Stanisic, adesso dovrebbe dire sì trovando qualcuno da affiancare a Mazraoui, in questo momento il titolare della fascia destra. Non c'è più molto che l'Inter possa fare: in questo senso, è quasi tutto fatto. Ma la trattativa resta aperta a ogni possibile esito: è la giornata in cui si capirà se la fumata sarà bianca o nera. L'uomo giusto, per la verità, in Germania l'avevano già trovato un mese fa: Kyle Walker, del Manchester City. Poi il discorso si è arenato anche per qualche tensione interna, chissà che l'arrivo di Harry Kane non possa contribuire a riaccendere un canale di comunicazione chiuso da qualche settimana.

E Correa? L'altro tema del finale di mercato interista è legato al futuro del Tucu. Inzaghi ha escluso che il suo mancato ingresso sia legato a questioni di mercato, ma da mesi la fiducia dell'ambiente interista nei confronti dell'attaccante argentino è ai minimi termini. Nelle ultime ore è spuntato il Torino, che potrebbe garantire al giocatore la soluzione più desiderata, cioè restare in Serie A, in Italia. Da trovare l'intesa con l'Inter, sulla formula e sulle cifre: difficile ipotizzare che i granata arrivino a proporre quei 18 milioni che eviterebbero una plusvalenza, più facile credere a strade e formule alternative. Senza dimenticare che all'ombra della Mole gioca quel Perr Schuurs che all'Inter piace da tempo e potrebbe essere un'alternativa credibile a Pavard. La strada per portare Correa a Torino, comunque, è tutta da fare. Meno quella per il sostituto: Alexis Sanchez, dimenticati i tempi dei leoni e delle gabbie, non aspetta altro che rituffarsi in quella dorata dell'Inter di Inzaghi.