Inter, oggi gli esami per Pavard. Meno male che Darmian c’è

La paura passerà soltanto una volta che la risonanza magnetica a cui si sottoporrà oggi Benjamin Pavard alla risonanza magnetica che avrà l’obiettivo di chiarire l’entità dell’infortunio patito contro l’Atalanta. Se è vero che il comportamento del difensore francese, uscito dal Gewiss Stadium in piedi e festante, ha un po’ tranquillizzato tifosi e compagni di squadra, l’Inter aspetta per tirare il classico sospiro di sollievo. Anzi, spera di poterlo fare, detto che in ogni caso almeno per qualche settimana Simone Inzaghi dovrebbe rinunciare comunque all’ex Bayern, cresciuto non tanto in solidità difensiva - mai calata dal suo arrivo - quanto nella partecipazione alla manovra dei suoi e fermatosi proprio sul più bello da questo punto di vista.

Per fortuna c’è Matteo Darmian. L’uomo che fa dormire sonni tranquilli un po’ a tutti, che l’anno scorso ha fatto dimenticare Skriniar, che è a tutti gli effetti il dodicesimo giocatore di Inzaghi e forse pure qualcosa in più. Contro la Dea, sfoderando una prestazione oggettivamente superiore a quella di Pavard, ha ricordato, qualora ve ne fosse bisogno, che il suo livello è tutto fuorché da dare per scontato. A Salisburgo sarebbe comunque partito titolare, ora dovrà farlo senza sosta per un periodo ben più lungo.

E proprio qui sta un tema di riflessione. Se da un lato Inzaghi ha a disposizione una rosa più ampia e sta gestendo in maniera impeccabile i cambi, in alcuni reparti non ha alternative che, a oggi, diano le stesse garanzie di Darmian. Missione complicata, per carità. Sulla destra, col suo impiego in difesa verrà meno il cambio per Dumfries: Cuadrado, atteso in gruppo non fra molto, ha da dimostrare di essere quello che l’Inter si aspettava. Anche perché, età a parte, il colombiano viene da una stagione con oltre quaranta presenze alla Juve e invece non si sta rivelando quello che l’Inter si augurava. Discorso simile, con il dettaglio non secondario di un infortunio più “acuto”, per Arnautovic che tornerà invece a disposizione già contro il Salisburgo. Quanto alla difesa, meno colpe ha Bisseck, di fatto un oggetto sconosciuto finora. Non potendosi avere 11 Darmian di scorta per ogni ruolo, è da questi giocatori che l’Inter, al momento la fuoriserie più scintillante d’Italia, deve trovare nuova benzina per proseguire la sua corsa.