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Inter, inizia la missione Feyenoord: emergenza fasce, ma Calhanoglu risponde presente

Inter, inizia la missione Feyenoord: emergenza fasce, ma Calhanoglu risponde presenteTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 07:00Serie A
di Ivan Cardia

Più due punti persi che uno guadagnato, anche l’Inter vista nel secondo tempo ha rischiato di tornare a casa con le pive nel sacco. È il bilancio del pareggio con il Napoli, ormai il passato anche se conferma la difficoltà stagionale con i big match, almeno in campionato. Ad Appiano Gentile parte a tutti gli effetti la missione per Rotterdam, dove mercoledì la squadra di Simone Inzaghi sfiderà il Feyenoord con l’obiettivo di portarsi il più avanti possibile a chiudere il discorso quarti di finale.

In Champions League, finora, i nerazzurri non hanno tradito e la differenza nel rendimento è sempre stato un tema di questa annata. Va confermata la capacità di vestire i panni della big europea, anche in un contesto complicato. Il Feyenoord, lo si è visto con il Milan che si è praticamente buttato fuori da solo, non è una squadra imbattibile. Il de Kuip, lo stadio di Rotterdam… è un altro discorso.

L’Inter volerà domani in Olanda con una situazione numerica complicata soprattutto sulle fasce. Mancheranno Darmian, Carlos Augusto e Zalewski: le dita incrociate per Federico Dimarco non sono dovute solo all’innegabile qualità dell’esterno italiano, ma a un ancora più concreto fattore numerico. È il turno di Inzaghi, che al Maradona ha sfoderato un 4-4-2 d’emergenza e potrebbe riproporre l’idea a Rotterdam. Altre soluzioni? Inventare Frattesi o Zielinski sulla fascia, alzare Bisseck, abbassare Correa: oggi si capirà sia se Dimarco ce la farà sia se le alternative andranno sfoderate dall’inizio o a gara in corso.

Dovrebbe invece farcela Hakan Calhanoglu, il quale è reduce dalla botta con McTominay, arrivata proprio dove sarebbe stato meglio di no, ma che comunque sembra aver assorbito. Il centrocampista turco resta un fattore per l’Inter, ma gioca sul dolore - e contro i consigli di chi gli aveva suggerito uno stop più lungo - da tempo e il rendimento inevitabilmente può risentirne. Privarsene è complicato, ma forse tirare il fiato aiuterebbe a riaverlo al meglio. Per ora, è il primo a voler stringere i denti, per amore dell'Inter.

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